Note di regia del film "Come le Formiche - Wine and Kisses"
Questa commedia agrodolce racconta di due sorelle, Sveva e Desiderias, che si trovano ad un bivio: nonostante il destino le porti a tradirsi a vicenda con i rispettivi mariti, rimangono comunque unite per salvare l'azienda agricola dove sono cresciute e dove sono radicate le loro passioni.
Le due sorelle si trovano in dissidio tra l’amore romantico e quello per il proprio lavoro: nel caso di Sveva, l’amore per un antico vino, il Rubro, per il quale si deve battere contro il mondo intero; nel caso di Desideria l’amore per i cavalli, che alleva tenacemente per vincere alle corse.
Nel cinema italiano raramente si vedono donne protagoniste di una storia e ancora più raramente si vedono donne che siano mosse da una passione che non sia solo quella sentimentale.
Credo sia importante offrire alle donne italiane degli esempi che mostrino come si possa essere felici realizzando un sogno lavorativo pur rimanendo madri e mogli.
La mia intenzione è quella di creare dei personaggi femminili sia forti che realistici, con le loro qualità e i loro difetti, alle prese non solo con storie d’amore ma anche con le loro ambizioni di vita. Voglio mettere in risalto la forza delle donne raramente rappresentata né in chiave comica né drammatica.
Il mio film parla anche delle tradizioni famigliari: Sveva raccoglie la sfida del vino Rubro, frutto di un lavoro di recupero di un antico vitigno riscoperto da sua madre morta giovane. In questo travaso di passione Sveva si assume la pesante responsabilità di salvare la tenuta che appartiene alla loro famiglia da generazioni.
Sveva non riesce a trovare un alleato nel padre Ruggero, che si è rinchiuso nel suo dolore di vedovo e non vuole assecondare le ambizioni della figlia, la quale gli ricorda troppo la moglie perduta prima del tempo.
Sveva si troverà da sola contro tutti: il padre ostile che vuole vendere la tenuta prima che il suo vino possa realizzarsi, il marito Nicolas nei guai con dei malviventi, l’amica Isabella che la tradisce con il marito, e la banca che le vuole pignorare l’azienda.
Alla fine l’unica speranza sarà di rinsaldare la solidarietà con Desideria, che pentita dei suoi tradimenti, condivide con Sveva il legame con la terra e con l’azienda nella quale sono cresciute.
Ad aiutare Sveva a sconfiggere le forze che incombono sul prezioso vigneto sarà proprio la vittoria di un purosangue allenato da Desideria: da sole, una con il vino e l'altra con i cavalli, troveranno la chiave per rilanciare l’azienda.
In questo film ovviamente verranno sfruttate al massimo la bellezza di Todi e delle sue terre: il Duomo, le abbazie, i paesaggi della magnifica campagna umbra. Vorrei mostrare la bellezza del nostro paese e la sua forza, che risiede non solo nel nostro patrimonio artistico e culturale ma anche nei suoi abitanti che questo patrimonio difendono, come fa Sveva che riesce, malgrado le avversità, a salvare l’antico vino di famiglia.
Il tono è quello di una commedia dal ritmo incalzante, che però è sostenuta da personaggi e motivazioni profonde e talvolta drammatiche: le immagini che provengono dalla videocamera della piccola Adina, figlia di Sveva, danno voce alla toccante saggezza infantile; i rapporti tra Sveva e il padre sono esemplificativi della difficoltà di comunicare nel dolore anche tra persone che si amano profondamente; la solidarietà tra le due sorelle, che malgrado pianti e litigi, riescono comunque a salvare la loro famiglia dalla catastrofe.
Ilaria Borrelli