Nono Appuntamento con Sguardi di Cinema Italiano
Nono appuntamento con i lungometraggi in pellicola di "Sguardi di Cinema Italiano", la rassegna-cineforum organizzata dall'Associazione SGUARDI, diretta da Michele Suma e promossa dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli e dal Liceo Galilei di Monopoli.
Vetrina del cinema nazionale, la cinerassegna di Sguardi continua a rappresentare l’unica occasione per conoscere ed incontrare i registri della nuova produzione italiana, spesso vittime, insieme alle loro opere, di perverse strategie di mercato e mancate distribuzioni. Come nel caso del film che verrà proiettato il prossimo 23 Marzo, “
Sangue – La Morte Non Esiste”, una pellicola penalizzata appunto dalla distribuzione, ma che cinematograficamente rappresenta un’opera ambiziosa, particolare, molto carnale, rigorosamente low budget, prova video di quella “Doom Generation” che a pieno vive e si consuma nel divenire quotidiano. Un’opera prima, che molto assomiglia al suo regista, Libero De Rienzo, presente in sala per incontrare lo straripante pubblico della rassegna.
De Rienzo, già interprete divertente, attore leggero e brillante di film come Santa Maradona e A / R Andata + Ritorno, arriva al suo esordio dietro alla macchina da presa firmando un film complesso, spesso estremo nel linguaggio e nei contenuti, composto da tre atti.
Nato a Napoli nel famoso quartiere di Forcella, Libero De Rienzo ha debuttato in teatro nel 1996 con il gruppo catalano della "Fura des Baus" per poi collaborare con il gruppo Area Teatro di Roma. Il suo esordio sul grande schermo avviene sotto la regia di Fiore Altoviti nel cortometraggio "Il tesoro e la sposa". Poi, negli anni, una lunga serie di interpretazioni per il grande ed il piccolo schermo: "Asini" per la regia di Antonello Grimaldi con Claudio Bisio, "La via degli angeli" di Pupi Avati, "à ma soeur - a mia sorella" di Catherine Breillat, “Più leggero non basta" film tv diretto da Elisabetta Lodoli ed infine accanto a Michele Placido in "Il sequestro Soffiantini" e il giallo "Gioco con la morte".
Ha anche lavorato con il regista Marco Ponti in Da nessuna parte, thriller fuori dalle righe, ma efficace .
Libero De Rienzo ci presenta così un film avvincente, presentato con successo al Festival di Locarno del 2005, un’opera in cui la trama sembra essere solo uno dei mille volti di una regia per niente ovvia e scontata, capace di alternare durante i tre atti registri e stili, passando da montaggi serrati e veloci fino a sequenze più lente, ravvicinate e profonde. "Sangue è il film della vita, è il primo grande amore, quello eterno, quello che sconvolge e rimane. Questo è ciò che è e ciò che racconta. Una delle chiavi del film è stata lasciare che la vita ci entrasse dentro" - ha dichiarato De Rienzo nelle note di regia. Con l’impeto e l’entusiasmo sincero dell’esordiente, De Rienzo porta sul grande schermo la storia di Iuri e Stella, fratello e sorella. I personaggi del regista partenopeo condividono una esistenza fatta di dipendenze (dalle droghe, dai libri, dalla musica e da loro stessi) e un appartamento gotico e disordinato dove regna sovrana la voce sintetica del televisore. Se per Iuri (Elio Germano) però non sembra esserci via di uscita dall'isolamento volontario e disperante nel quale si costringe a vivere, per Stella (Manuela Barilozzi) l'amore per la danza e l’incontro ad un rave con Bruno (Luca Lionello) potrebbe trasformarsi in un veicolo di fuga. Veicolo di fuga da un sistema più grande che li intrappola in ruoli sociali, un urlo contro tutto ciò che sembra rappresentare un ordine precostituito. Giardini di Mirò ed il maestro dell'arte figurativa Maurizio Cannavacciuolo sono alcuni dei grandi nomi che hanno collaborato nella realizzazione di questa pellicola, un lungometraggio svolto in digital intermediate, per passare dal super16 di partenza a un positivo 35 cinemascope, appannaggio esclusivo delle troupe d’elite.
“Abbiamo voluto garantire – dichiara il direttore artistico Michele Suma – la presenza di De Rienzo e del suo lavoro quale testimonianza di una ricerca e di una creatività del cinema italiano che viene oscurata e poco valorizzata. De Rienzo è uno sperimentatore e il suo lavoro appassionerà e sorprenderà gli spettatori”. Appuntamento presso il Cinema Visconti (Monopoli – Via Rattazzi 98) con i due previsti spettacoli delle 18:00 e delle 20:30.
21/03/2007