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Note di produzione del film "Nero Bifamiliare"


Note di produzione del film
Una scena del film "Nero Bifamiliare"
Nero Bifamiliare”, segna l’esordio alla regia di Federico Zampaglione, cantante e autore del gruppo Tiromancino, “In questi anni ho sperimentato moltissimo nell’ambito dei videoclip – dichiara Federico che con la regia del video “Un Tempo
Piccolo
” ha vinto il primo premio di Cinecittà per il “Miglior video clip italiano” – ora sentivo però la necessità di raccontare una storia che non fosse compressa nei 3 minuti del videoclip, ma avesse modo di svilupparsi; una storia sulle difficoltà di comprensione e di accettazione che nascono quando si scontrano due culture diverse”. “Con questo film - continua Rudolph Gentile – fondatore di Moviemax, produttore e autore della sceneggiatura insieme a Federico Zampaglione - vogliamo raccontare quella strana combinazione tra diffidenza e attrazione per il diverso che caratterizza il nostro momento storico, il tutto naturalmente con il linguaggio della black comedy, ironico e dissacrante”
Il film affronta il problema delle difficoltà di comprensione e di accettazione che nascono quando si scontrano due culture diverse; scegliendo l’osservatorio fornito da due famiglie, una romana e borghese, l’altra proletaria e in parte di provenienza extracomunitaria.
Il comprensorio “Valle Serena”, all’interno del quale si snoda la vicenda, chiuso nel suo ordine asettico, è popolato da gente che alza il sopracciglio rispetto a coloro che appaiono estranei o diversi rispetto ai propri parametri. Valle Serena è dunque un microcosmo che riflette il macrocosmo, anche nel fatto di ospitare controvoglia uno degli emarginati, che paga il proprio affitto ed acquisisce dunque il diritto ad entrare, sia pure provvisoriamente, nel giardino proibito.
Anche Marina e Vittorio, la coppia romana, ambiscono ad entrare e di fatto ci riescono, realizzando così il loro sogno borghese; il destino però li tradisce, mettendoli strettamente in contatto proprio con l’altra new entry, lo slavo Slatko, del quale non si conoscono i precedenti, che convive con l’italiana Bruna.
Il conflitto che ne segue mette in evidenza il contrasto di base fra due visioni della vita: da una parte il perbenismo borghese unito ad una sessualità fantasiosa ma alquanto cerebrale, dall’altra una spontaneità popolaresca, invadente e chiassosa e l’immediatezza nel seguire gli impulsi; e ancora l’arrivismo mirato allo scavalcamento degli altri, costi quello che costi, contro la bonaria attitudine a prendere la vita un po’ come viene, scambiando cose vecchie, abitualmente distrutte e sostituite da una società che vive invece di continua produzione, di nuovi oggetti che creano nuovi bisogni. Gli eventi precipiteranno e Vittorio rimarrà colpito, oltre che materialmente,
nell’orgoglio, nella rispettabilità. Lo spasmodico desiderio di rivalsa, non soddisfatto per l’impossibilità di ottenere giustizia in modo legale, provoca una sorta di cortocircuito e porta Vittorio ad una serie di azioni scombinate e controproducenti che peggiorano la sua situazione, sia nella professione che in famiglia. Lo stesso comprensorio ormai associa la sua figura a quella dell’emarginato Slatko, uniti da un unico sospetto di perversa e cervellotica complicità nel turbare l’ordinata e decorosa vita degli altri condomini.
In realtà una certa attrazione fra gli opposti esiste davvero; Vittorio è alquanto intrigato da Bruna, così come Marina, a volte, sembra turbata dalla fisicità prorompente di Slatko; a sua volta Slatko guarda con curiosità e interesse non solo a Marina, ma anche un po’ al suo mondo, alla sua musica, così diversa dalla musica che lui è abituato a conoscere e che suona. Però l’attrazione non sfugge a Vittorio e la gelosia diventa il detonatore che porta al parossismo la sua psicosi da attentato; egli vede Slatko completare la propria opera distruttiva minacciando anche la sua vita sentimentale e matrimoniale. A questo punto la ricerca di giustizia si trasforma in volontà di vendetta …
Alla fine però tutto prenderà una piega diversa e tutto tornerà in qualche modo a posto, dunque; però il sospetto e l’ossessione del controllo si affacceranno nuovamente nel pacificato comprensorio; gli eventi ciclici faranno sì che si arriverà a resuscitare la diffidenza e di conseguenza l’attrazione per il diverso…


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