“Ritrarsi" di Tommaso Cotronei al Pesaro Film Festival 2007

In attesa delle scelte del Festival di Locarno e della Mostra di Venezia Tommaso Cotronei ha scelto la Mostra di Pesaro per presentare fuori concorso il work in progress di "Ritrarsi", titolo provvisorio del suo nuovo lavoro. Dopo "Lavoratori", premiato al Torino Film Festival e presentato anche a Locarno, Cotronei prosegue il suo originale percorso cinematografico nella rappresentazione della Calabria e delle condizioni di miseria, sulla scia di un’illustre predecessore come Vittorio De Seta, di cui è stato assistente. I protagonisti di "Ritrarsi", ambientato nelle campagne di Vibo Valentia, sono il 65enne Antonio Salimbeni, sua moglie Maria Grazia e l’anziana Giuseppina Bono che vive con loro, da quando è stata abbandonata dai figli in un ospizio e da quando Antonio e Maria hanno capito che con la sua pensione potevano andarci avanti in tre. “Antonio e Maria - ha detto il regista - mi hanno visto crescere e pedinandoli nella loro quotidianità calabrese ho voluto raccontare la condizione di tanti anziani ma anche giovani che vivono una vita ai margini e contraddistinta dalla miseria”. Il tema del lavoro come nel precedente documentario “Lavoratori” è centrale anche in "Ritrarsi". “E’ un tema a me molto caro - ha spiegato Cotronei - perché sono convinto che le possibilità di lavoro esistono e ci sono anche Calabria ma quello che spinge molte persone ai margini è l’impossibilità di poter scegliere al di là del lavoro a cui sei destinato che poi è quello di tuo padre”. Cotronei che vive tra il Lazio e la Calabria ha trovato una sua strada dedicandosi al cinema documentario nella forma più autarchica e indipendente possibile. Come “Lavoratori” anche quest’ultima sua fatica è stata realizzata in modo completamente autonomo, dall’ideazione alla scrittura, dalle riprese al montaggio.

25/06/2007