Una scena del film "Meridionali Senza Filtro"
La decima edizione del
Genova Film Festival si avviata con grande successo alla serata finale. Una settimana di film, incontri, sorprese ma soprattutto di record battuti. Tutte le giornate sono state caratterizzate da una grandissima affluenza di pubblico che conferma il grande affetto della gente verso la manifestazione genovese.
Per le proiezioni serali la coda di appassionati partiva dall’ingresso del Cinema Sivori per arrivare all’imbocco del sottopassaggio di Piazza Corvetto. Per l’incontro con Silvio Soldini e le proiezioni di "
Colpo di Stato" e "
Profumo di Donna" parte del pubblico non è riuscito ad entrare e ha dovuto rinunciare. Le due sale del Cinema hanno fatto registrare sempre il tutto esaurito e in alcune occasioni, quando gli orari di proiezioni delle diverse sale lo permettevano, è stato necessario replicare l’appuntamento in cartellone per dare la possibilità alle persone rimaste pazientemente in coda fuori dal cinema di poter assistere agli spettacoli. Come nell’incontro di venerdì pomeriggio con l’attore Marcello Cesena che ha "costretto" il suo baronetto Jean-Claude agli straordinari per la gioia dei molti fans accorsi da tutta Italia.
Code che si sono ripetute per la serata (sabato 7 Luglio) di premiazione. C’era molta attesa per il verdetto finale della Giuria Nazionale composta dall’attore Giuseppe Battiston, dall’attrice Alba Rohrwacher, il regista Francesco Falaschi, il critico e direttore del Bergamo Film Meetingl Angelo Signorelli e il critico e Presidente dell’AIACE Gianni Volpi. La qualità dei film in concorso era molto alta e in alcune interviste durante i giorni del Festival i giurati avevano già espresso la loro soddisfazione e sorpresa per i lavori in concorso. Dopo una lunga riunione i cinque giurati hanno deciso di premiare con un verdetto all’unanimità le seguenti opere con queste motivazioni:
Premio Migliore Film di Fiction
Meridionali Senza Filtro di Michele Bia
“Per l’originale sintesi di commedia, humour e senso del tragico ritmato da un sapiente uso dei dialoghi e della recitazione viaggio in un sud insolito di cieli bassi e minacciosi”.
Premio Migliore Documentario
La Morte di Girasole di Giuseppe Bellasalma e Benedetto Guadagno
“Per la grande capacità di trasformare un drammatico episodio di lotta proletaria in un intenso ritratto corale di una condizione di povertà, riuscendo a darci il senso concreto di una visione della politica che era di quel tempo e di quella realtà”.
Premio Migliore Colonna Sonora
Giordano Corapi per le musiche del film
Tana Libera Tutti di Vito Palmieri
“Per la completezza di una colonna sonora pur nel suo segno unitario e funzionale mostra una sua varietà e articolazione”.
Il cinema del Sud trionfa quindi alla decima edizione del Festival, tutti gli autori premiati infatti provengono dalle regioni del mezzogiorno. E in particolare una vittoria ancora più ampia per "
Meridionali Senza Filtro" che aggiunge al suo palmares anche il
Premio della Critica, assegnato all’unanimità da una giuria di membri della delegazione ligure del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Michele Bia, pugliese è autore e regista teatrale e cinematografico e con questa dolce e amara storia di viaggio tra le strade di Puglia e Basilicata ha conquistato il cuore di giurati e pubblico. La doppia vittoria è una conferma del suo talento già espresso nei precedenti lavori da lui realizzati in passato: "
Un’Ora di Straordinario (2000) e "
I Sette a Tebe" (2005).
La giuria critica ha deciso di accompagnare l’attribuzione del Premio con una segnalazione speciale a due attori: Filippo Timi per "
Homo Homini Lupus" di Matteo Rovere e a Enzo Decaro per "
No Smoking Company" di Edo Tagliavini.
La Liguria riesce però a spezzare il monopolio del Sud grazie al film "
Il Caso Ordero" del rapallese Marzio Mirabella, che si aggiudica il
Premio Shortvillage - Genova Film Festival, assegnato da una giuria del popolare portale dedicato al cinema breve. “Per aver raccontato con ironico orrore la deviazione delle personalità dei due fratelli Ordero attraverso un (falso) percorso documentaristico segnato da un tormentone musicale meravigliosamente terribile”.
Premio importante soprattutto perché evidenzia come anche nella nostra regione esistono autori, attori e idee per il cinema, e come queste si possono realizzare e diventare vincenti. "
Il Caso Ordero", inoltre si aggiudica anche il
Premio del Pubblico - Provincia di Genova assegnato tramite votazione dal pubblico che ha seguito le proiezioni del Festival. Il premio è stato consegnato al regista Marzio Mirabella dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Genova Giorgio Devoto.
Infine il
Premio Daunbailò assegnato dall’Associazione organizzatrice del Festival è stato vinto da il documentario "
Sotto il Cielo di Ahmedabad" di Francesca Lignola.
C’era molta attesa anche per l’assegnazione dei Premi della sezione
Obiettivo Liguria riservata ai registi della regione Liguria. La Giuria composta dalla giornalista Luciana Del Giudice, dal presidente di AGIS Liguria Alessandro Giacobbe e dal regista e scenografo Mario Robaudo ha proclamato i vincitori della decima edizione. Anche per quanto riguarda questa sezione la qualità dei 25 film in concorso era molto alta e per i componenti della Giuria non è stato facile decidere. Il Premio, è infatti stato assegnato ex aequo a "
La Bella Novità" di Sergio Schenone una storia di mafia girata da un autore che ha già vinto in passato il Festival e da "
Videotronic" di Veronica Della Rocca e Vittorio Lagomarsino un interessante documentario che racconta la costruzione di un edificio di Valencia.