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Note di regia del documentario "Merica!"


Note di regia del documentario
Una scena del documentario "Merica!"
Lidea di questo documentario nata dalla volont di unanalisi seria sullimmigrazione in Italia, qualcosa che andasse al di l degli slogan allarmistici e dei tanti luoghi comuni sugli immigrati. LItalia uno dei pochi paesi al mondo che ha conosciuto unemigrazione di massa e che dopo meno di un secolo si trovata a dover accogliere grandi flussi di immigrati alla ricerca di migliori condizioni di vita.
Unanalisi dellimmigrazione poteva partire proprio da un parallelo con quel gigantesco fenomeno che stata lemigrazione italiana, in particolare quella verso lAmerica iniziata a fine 800. Abbiamo pensato che il Veneto fosse la massima rappresentazione di questa inversione migratoria: prima terra povera, adesso porto darrivo di migliaia di migranti. Il Brasile era il suo contraltare ideale: considerato il paese del futuro cento anni fa, fu la terra dapprodo di moltissimi italiani. Oggi, invece, molti brasiliani cercano di trasferirsi in Italia e in Veneto in particolare.
Oltre che unanalisi dellimmigrazione in Italia, il documentario anche un viaggio tra gli italiani allestero, una comunit di cui si cominciato a parlare davvero solo da pochi anni e che conta decine di milioni di persone. Dopo le elezioni politiche del 2006, decise anche dal loro voto, allimprovviso lItalia sembra aver scoperto la loro esistenza ma il quadro che se ne d spesso approssimativo se non addirittura inventato. Non abbiamo preteso di comprendere tutti i sentimenti degli italiani allestero, ma abbiamo cercato di mostrare molti brasiliani di origine italiana che guardano alla terra dei loro nonni con grande rispetto, addirittura devozione e speranza. Per questo hanno forse unimmagine un podistorta dellItalia, che per alimenta il loro attaccamento e la loro speranza di un ricongiungimento.
In un secolo gli italiani sono passati da una povert assoluta, che li spingeva allemigrazione, all essere oggi intolleranti verso chi bussa alle loro porte per gli stessi motivi. Ivi compreso gli stessi discendenti dei loro concittadini partiti allestero per sfuggire alla miseria. In questo paradosso crediamo risieda il principale motivo di riflessione del film. Perch assurdo che un popolo che ha tanto sofferto mentre emigrava in tutto il mondo abbia cos tanta difficolt ad accettare chi viene da fuori. Ed ancora pi paradossale che si tenda a discriminare molti immigrati sulla base della nazionalit quando poi, come mostriamo nel film, se qualcuno si presenta col passaporto italiano e con sangue italiano nelle vene, viene rifiutato lo stesso, perch cresciuto in un altro continente.
Oltre che unanalisi del fenomeno migratorio in Italia e una panoramica sulle comunit italiane doltreoceano, il film vuole quindi essere prima di tutto una riflessione sulle condizioni contemporanee dellappartenenza, dellaccettazione e del bisogno di riconoscenza sociale che si concentrano nellesperienza migratoria. Noi speriamo che Merica possa, nel suo piccolo, mostrare tutto quell insieme di speranze, fatiche, incomprensioni e delusioni che sono al centro di tutte le esperienze migratorie del mondo, non solo quella italiana.

Federico Ferrone, Michele Manzolini e Francesco Ragazzi