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Si è conclusa la 64. Mostra Internazionale
d'Arte Cinematografica di Venezia


"Leone d'Oro" di Venezia 64 a "Lust, Caution" di Ang Lee. Migliore regista l'americano Brian De Palma. A Nikita Mikhalkov il "Leone d'Oro Speciale per l'Insieme dell'Opera". Nessun film italiano premiato dalla giuria al Lido.


Si è conclusa la 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia
Il regista taiwanese Ang Lee con il "Leone d'Oro" 2007
E' ancora una volta il regista taiwanese Ang Lee ad aggiudicarsi il "Leone d'Oro" alla Mostra di Venezia, due anni dopo il successo con "Brokeback Mountain" (2005, USA, 134'). Il suo film "Lust, Caution - Se Jie" (2007, USA, 135'), dramma ambientato nella Shanghai degli anni '40 sotto l'occupazione giapponese con Tony Leung e Tang Wei, è stato scelto dalla giuria di Venezia 64, come migliore pellicola della manifestazione. Il verdetto ha lasciato un po' perplessa le critica e gli spettatori della cerimania di premiazione avvenuta nella "Sala Grande" del Lido e condotta dalla madrina Stefania Sandrelli. Ang Lee ha definito questo premio "Un Leone selvaggio, non addomesticato, che mi spaventa come il film che ho girato" e poi ha aggiunto "Il secondo Leone in tre anni non è meno emozionante del primo, Anzi il contrario!"
Il regista americano Brian De Palma si aggiudica, invece, il "Leone d'Argento" alla regia con "Redacted" (2007, USA, 90'), mentre il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato x-aequo a "I'm Not There" (2007, USA, 135') di Todd Haynes e "La Graine et le Mulet" (2007, Francia, 151') di Abdellatif Kechiche. Molto deluso Kechiche, candidato numero uno alla vigilia per il "Leone d'Oro", che ha detto polemicamente, rivolgendosi alla giurata Catherine Breillat mentre veniva premiato, "Questo modesto premio per me ha più valore perchè lo ricevo dalle tue mani, Catherine". La giuria ha conferito un "Leone d'Oro Speciale per l'Insieme dell'Opera" a Nikita Mikhalkov per il suo film "12" (2007, Russia, 153'). Ha fatto molto discutere anche l'assegnazione della "Coppa Volpi" come migliore interprete maschile a Brad Pitt. L'attore hollywoddiano, non presente in sala, ha inviato un messaggio da Toronto difinendosi "molto sorpreso e molto grato per il premio". Giustissima la "Coppa Volpi" come migliore interprete femminile data a Cate Blanchett, uno dei sette volti di Bob Dylan nel film "I'm Not There". Il momento più toccante della cerimonia di premiazione è stato quando sul palco è salita l'attrice ventenne Hafsia Herzi, premiata come miglior attore emergente. La protagonista di "La Graine et le Mulet" non è riuscita a non trattenere le lacrime ed ha ringraziato tutti per la splendida occassione che le è stata concessa. A margine della conferenza stampa finale della giuria, Emanuele Crialese, regista e giurato della Mostra, ha dichiarato che durante le votazioni "non sono mai stati tirati in ballo i nostri film. Non sono mai entrati nelle discussioni della giuria per l'assegnazione dei premi di Venezia 64.". L'altro giurato Ferzan Ozpetek ha, poi, aggiunto: "Mi è dispiaciuto per i film italiani, ma ogni volta sono subito usciti dalla discussione".
Il vero vincitore del festival è stato però Bernardo Bertolucci, "Leone d'Oro del '75". Al maestro del cinema italiano, un po' sofferente e giunto sul palco aiutandosi con un deambulatore ma senza mai perdere il sorriso, è stata attribuita una vera e propria standing ovation. "Il premio del 75° è un onore - ha dichiarato Bertolucci - un invito a identificarmi con il cinema. In questo Leone ci sono un po' tutte le emozioni passate di qua in questi anni". Alla domanda della stampa se si sentisse ambasciatore dell'Italia, il regista ha risposto "Sarebbe un incidente diplomatico. Mi sento ambasciatore di un mondo in cui l?italia stenta ad aprirsi".
In mattinata, alla Mostra è stato presentato nella Sezione Orizzonti, anche, il film di Tonino De Bernardi "Médée Miracle" (2007, Italia/Francia, 80', prodotto da Les Films du Camelia, Stella Films e Lontane Province Film Arte France Cinema), rivisitazione in chiave moderna del mito di Medea, interpretata da una bravissima Isabelle Huppert. De Bernardi ha detto in conferenza stampa: "Nonostante nel mio cinema underground abbia sempre rifiutato gli attori, stavolta ho deciso di affidarmi a Isabelle, che è stata la mia dea. L'ho conosciuta anni fa a Locarno ed è stata una rivelazione. Grazie a lei ora amo molto gli attori: prima li vedevo come degli oggetti che il cinema trasforma in merce, ora ho capito che sono un tramite per arrivare in zone che ci fanno paura". La pellicola non ha ancora trovato una distribuzione in Italia, cosa che il regista ha fatto notare più volte durante il dibattito.

10/09/2007, 16:54

Simone Pinchiorri