Sinossi *: Irène, che vive tra noi, è Medea, eroina del mito greco, che il soffio del presente trasforma. Abbandona, tradendola, la sua terra per sposare Jason, un francese, e va a vivere con lui nella banlieu di Parigi, dove hanno due bambine e diventano proprietari di un bistrotboite. Lei però continua a sentirsi la straniera che ha rinnegato la sua terra, finché Jason l’abbandona per una donna francese, socialmente più regolare, figlia del sindaco di Pantin. Rimane allora sola con le bimbe e Martha, la giovane muta che ha portato con sé dal suo paese, cui è legata da un grande affetto. Per vendicarsi di Jason, lo tradisce con i clienti del locale e alla fine perde anche le figlie a causa della sua cattiva condotta. Rischia la pazzia nel labirinto delle ossessioni che l’assalgono, ma non uccide bimbe e rivale come la Medea del mito, piuttosto rivolge la sua violenza contro se stessa finendo travolta da un delirio depressivo. Solo un gesto di Martha alla fine la salva. La vita delle due donne dunque cambia radicalmente: si rifugiano in campagna e a poco a poco Irène rinasce scoprendo in sé interesse e amore per gli altri. Tutto inizia quando viene a sapere il destino di Marcela, ragazza rumena costretta alla prostituzione colpita da cancro, che diventa per lei il simbolo di tutte le donne sfruttate. Vorrebbe aiutarla così come vorrebbe soccorrere tutti quelli che soffrono, ma le occorre una forza che forse in realtà non ha ancora.