Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del documentario "Pelle"


Note di regia del documentario
Per All Music ho girato la docusoap "Pelle". Un ritratto sulle abitudini sessuali italiane, sull’attrazione, sul sesso e sull’amore, raccontati in 23 episodi girati tra Gennaio e Giugno del 2007 tra Milano, Roma, Bergamo, Firenze, Lecce, Bologna, Livorno, Viterbo, Carpi, Rimini, Riccione, Forlì, Alessandria, Torino. Cambiano i personaggi e le città, ma l'intreccio narrativo si ripete in ogni episodio, tra interviste, racconti, dialoghi con ex-amori, creando così il meccanismo della docusoap.
Non è stato facile dialogare e riprendere frammenti di vita di queste persone, molti hanno rinunciato ma alla fine 60 persone tra i 18 e i 40 anni (fatta eccezione per due minorenni e un pittore sessantenne) hanno accettato la mia sfida e si sono aperti completamente con me, come se fossi uno psicologo dietro alla macchina da presa.
Sono partito da un libro e un film che mi avevano molto colpito: Le regole dell'attrazione di Bret Easton Ellis e Sesso, bugie e videotape di Steven Soderbergh. Nel libro di Ellis il sesso é una forma di svago frenetico, trendy e fine a sé; nel film di Soderbergh un viaggio onirico, drammatico e sentimentale nel proprio io. La serie "Pelle" é la sintesi. E' un modo per raccontare il nostro rapporto con l'erotismo con il linguaggio del cinema e di internet, non con quello televisivo.
Per la prima volta uso la mia voce, cosa che non avevo mai fatto nei miei lavori passati. Il mio intervento accompagna la testimonianza del personaggio che ho di fronte affinché possa diventare un racconto a due. Il sesso ci mette ancora a disagio, soprattutto se dobbiamo raccontare le nostre esperienze con sincerità, senza filtri. Se rifletto su questo aspetto penso che questa sia la serie più difficile che io abbia mai fatto e ringrazio i personaggi che hanno accettato il mio progetto. Decidevano di partecipare solo dopo aver visto i miei documentari, a quel punto finalmente si fidavano e cominciavamo a girare senza sapere bene dove saremmo arrivati.
In teoria non c'era un limite, ma la volgarità non mi interessa, quello per me é il livello oltre il quale non andare in tutti i miei lavori. Non mi interessa neanche giudicare o avere un atteggiamento moralistico. Prima di tutto chiedevo ai personaggi una lunga intervista estremamente confidenziale in quella che consideravano la loro stanza. Poi proponevo un dialogo che riguardasse le loro esperienze di attrazione, amore e sesso con una persona che conoscevano bene. Poi filmavo alcuni momenti della loro vita stabilendo una complicità tra me e loro. Quando pensavo di avere abbastanza materiale andavo in montaggio, componevo una colonna sonora originale e montavo i vari ritratti.
Il film da 90 minuti tratto dalla serie "Pelle" è il coronamento di un anno di lavoro. I 23 episodi che ho girato si fondono in un’unica storia corale. É inevitabile che ognuno di noi si specchi in questo film perché racconta una storia universale: ci uniamo agli altri per noia, per paura di essere soli o per un interesse reale? L’attrazione fisica è più importante di quella mentale? Quando l’attrazione arriva al sesso e perché? In che modo la nostra storia personale ci ha portato o ci porterà ad incontrare i nostri partner? Perché una storia d’amore comincia e perché finisce? E quanto è importante in questa dinamica la componente sessuale? La mia sensazione è che nel 2007 non esistano più etichette ''sessuali'': etero, omosessuali, lesbiche e bisex creano le nuove regole dell'attrazione, usando le stesse ''frequenze'' per incontrarsi e comunicare nell’universo dell’amicizia, del sesso e del sentimento.
Per tutti è solamente una questione di pelle…

Alberto D'Onofrio