I vincitori della 2. Edizione del "Salina Doc Fest"


I vincitori della 2. Edizione del
Premio "Tasca d'Almerita"
Come un Uomo sulla Terra di Andrea Segre e Dagmawi Yimer
Motivazione: I finanziamenti di stato dell'Italia sono usati dal governo libico per costruire prigioni-lager nel deserto, dove da anni la polizia rinchiude, depreda, violenta e tortura migranti africani. Non fosse che per la denuncia di questo scandalo, ignorato del tutto finora dai media e dall'opinione pubblica, "Come un uomo sulla terra" avrebbe meritato una forte segnalazione. All'unanimità la Giuria ha deciso di assegnare il premio a quest'opera necessaria, importante ed emozionante. Nella speranza di poter contribuire a rompere il muro di omertà che molti governi occidentali, in testa l'Italia, sembrano disposti a garantire a Gheddafi, nell'urgenza di stipulare ricchi affari.

Premio "Brasile"
Come un Uomo sulla Terra di Andrea Segre e Dagmawi Yimer
Motivazione: Perché porta all'attenzione la tematica sociale sull'emigrazione, la solidarietà, l'esilio, la persecuzione politica, la tortura e la resistenza. E soprattutto perché è un film che tocca l'Italia sotto vari aspetti: primo, per la polemica sulla sua attuale politica contro gli immigrati, politica che dimentica come la stessa cultura italiana si sia espansa in tutto il mondo proprio grazie ai suoi emigranti, bravi uomini sulla terra;secondo, perché tratta le conseguenze dirette della non molto lontana politica coloniale italiana in Africa, in questo caso in Etiopia; infine, perché denuncia l'attuale politica estera del governo Berlusconi con la Libia.

Premio "Porsche" Pubblico di Salina
Come un Uomo sulla Terra di Andrea Segre e Dagmawi Yimer

Menzione Speciale
Welcome Bucarest di Claudio Giovannesi
Motivazione: "Welcome Bucarest" ha il pregio di uscire dalla trappola di una doppia retorica dominante in Italia sul tema dei migranti. Da un lato il qualunquismo con sfumature razziste della "tolleranza zero", dall'altro il buonismo di maniera della "tolleranza ad ogni costo". La storia di un ragazzo italiano e rumeno e del suo rapporto con i compagni di scuola e gli insegnanti non offre facili soluzioni da slogan, non esorta e non deplora, ma fotografa i dubbi, le ambiguità e l'impreparazione del nostro paese nell'affrontare una grande mutazione sociale.

Premio Documentiamoci
Un'Ora Sola ti Vorrei di Alina Marazzi
Motivazione: Per aver donato emozioni attraverso una grande qualità artistica.

02/10/2008, 11:37

Simone Pinchiorri