Note di regia del film "Un Amore su Misura"
Qualche anno fa uno sceneggiatore incontrato per caso mi parlò di un’idea contenuta nel libro di Vittorino Andreoli intitolato Yono-cho.
L’Idea era di farsi fabbricare una donna così come uno la desidera sia fisicamente che psicologicamente.
Ne rimasi affascinato e comprai subito il libro. Lo lessi e contattai Andreoli che rimase incuriosito dall’idea di trarne un film .Ne parlai con l’amico sceneggiatore e resista Josè Maria Sanchez che subito si rese disponibile.
Lavorando alla sceneggiatura ci venne l’idea di intitolare il film “ La Donna Perfetta“ ma qualcuno negli Stati Uniti aveva avuto la stessa idea e realizzava il film con lo stesso titolo prima di noi.
Durante la stesura decidemmo di intitolarlo “
Un Amore su Misura“.
Il lavoro non fu velocissimo perché ognuno di noi era impegnato in altre vicende e soprattutto Josè Maria Sanchez accusava gravi problemi di salute.
Quasi terminata la sceneggiatura sotto l’occhio vigile di Vittorino Andreoli il caro amico Josè ci lasciava portando con se il suo entusiasmo, la sua fantasia la sua intelligenza, doti che avevano esaltato il mio affetto per lui.
Ero rimasto senza l’amico regista.
Dopo qualche periodo di smarrimento presi il coraggio a due mani e decisi di tentare l’impresa: sarei stato io il regista del film.
I miei figli avevano predisposto il tutto per la produzione, così cominciammo l’avventura.
Avendo partecipato alla sceneggiatura e soprattutto alla regia, penso che il film sia contraddistinto da un modo di raccontare singolare legato al mio mondo di cabaret surreale.
E’ una proposta onesta e libera condivisa da Vittorino Andreoli che dopo averlo visto ha chiesto che il suo nome avesse maggiore visibilità nei titoli.
E’ un segnale positivo e lusinghiero da parte dell’autore del libro.
Se il film avesse successo non sarebbe per caso.
Renato Pozzetto