Note di regia del documentario "(Dis)Occupazione"
Stiamo assistendo ad un vero e proprio attacco alla Cultura in tutta Europa. Il prodotto intellettuale ha bisogno di essere protetto perché ha un valore inestimabile, non può essere considerato come una qualsiasi merce soggetta alle leggi di mercato.
Gli intermittenti dello spettacolo si oppongo con tutte le loro forze alla riforma del governo che scardina uno degli ultimi sistemi solidi di protezione a favore dei lavoratori del settore audiovisivo e teatrale.
Dare visibilità alle azioni degli intermittenti significa sostenere un'azione contro lo smantellamento del sistema di protezione e a favore della diversificazione culturale. Ma significa anche riflettere su come sempre più spesso governi di destra utilizzino la forza e la repressione per soffocare qualsiasi voce non allineata. Quello che colpisce è l'utilizzo sproporzionato di forze e mezzi di polizia e l'assoluto silenzio della pubblica opinione.