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Marco Tullio Giordana premiato a Prato con il "Pergamo d'Oro 2008"


Marco Tullio Giordana premiato a Prato con il
Il regista Marco Tullio Giordana a Prato
"Il suo è un cinema d'emozione e nello stesso tempo di riflessioni inteligenti sul grande tema della responsabilità". Con questa motivazione il Kiwanis Club Prato ha assegnato il Premio "Pergamo d'Oro" 2008 al regista Marco Tullio Giordana. La consegna del riconoscimento è avvenuta sabato 29 novembre al Salone Consiliare del Comune di Prato.

Durante la serata il regista de "La Meglio Gioventù" ha parlato delle sue opere da"Maledetti Vi Amerò" fino a "Sanguepazzo". "Ho sempre fatto film che raccontano figure deboli, non perdenti, che si interrogano, che non sono in sintonia con il potere ne con le risposte al potere. Personaggi sempre in contraddizione con sè stessi e con la storia" ha detto Marco Tullio Giordana, "i film devono raccontare i personaggi, ma anche il loro tempo, attraverso l'ambientazione, i costumi, i modi di dire, il linguaggio usato".

"Non sono un cineasta politico come molti mi definiscono. La politica e la cultura sono due potenze nemiche, perchè hanno obbiettivi diversi. Una è un'amministrazione, l'altra un progetto. Lo sguardo dell'artista deve essere libero e questo l'ho capito da Pasolini, che per me è il modello dell'intellettuale" ha proseguito Giordana, rispondendo a chi lo considera un "regista impegnato politicamente".

"Sono molto contento di aver fatto questo film, perchè racconta un momento tragico della nostra storia ed è un atto di giustizia verso due artisti", ha detto Marco Tullio Giordana, riguardo la sua ultima fatica cinematografica, "Sanguepazzo", film che aveva in cantiere da anni: " Questa storia l'ho iniziata a scrivere trent'anni fa. Per realizzarla mi sono documentato ed ho incontrato le persone del plotone di esecuzione, che avevano fucilato Frida Ferida, e ed ho percepito la loro sofferenza e il loro disagio per una cosa di cui non sono andati fieri. L'Italia aveva bisogno in quei tempi di un processo simbolico, due vittime sacrificali per perdonare tutti gli altri. Le guerre civili sono più curente di quelle istituzionali e devono concludersi in modo teatrale con la morte del tiranno. Si deve vedere qualcosa perchè tutto si concluda".


Premiazione "Pergamo d'Oro" 2008 a Marco Tullio Giordana


02/12/2008, 21:18

Simone Pinchiorri