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Note di regia del documentario "Vasco: Quello che Non si Potrebbe"


Note di regia del documentario
Questo documentario è nato un po’ per caso. All’inizio era in programma di fare un semplice backstage del video di “Il Mondo che Vorrei” e del servizio fotografico per Max. Poi, con l’aggiunta delle interviste e del materiale girato durante la registrazione di “Gioca con Me”, ci siamo resi conto che avevamo abbastanza per poter fare un vero e proprio documentario.
Oltre ad essere l’unica vera rockstar italiana, Vasco è una persona straordinaria. Ciò che mi ha più colpito di lui è che dice cose profonde e così piene di significato con una naturalezza impressionante. Quello che dice è realmente ciò che ha dentro, e questa sua genuinità come persona si rispecchia in pieno nel suo lavoro di cantautore, nei testi delle sue canzoni.
Vasco: Quello che Non si Potrebbe” è ambientato interamente a Los Angeles, ed è diviso in quattro capitoli. Nel primo andiamo dietro le quinte del set del video per “Il mondo che vorrei” diretto da Marco Ponti. Poi seguiamo l’evoluzione di “Gioca con Me” in studio di registrazione con Slash alla chitarra, per poi mostrare il fotografo Efrem Raimondi all’opera mentre esegue il servizio di copertina per Max. Il tutto è accompagnato da interviste a Vasco e agli altri protagonisti. Per finire, Vasco ci parla un po’ del passato, svelandoci alcuni retroscena delle sue canzoni storiche: dal suo sberleffo a San Remo con “Vado al Massimo”, al rifiuto di accettare una vita piatta e monotona che lo ha spinto a scrivere “Vita Spericolata”, fino ad arrivare alla nuova consapevolezza che lo ha portato a “Il Mondo che Vorrei”.

Angelo Campanile