“In un anno e e mezzo sono state prodotte in Italia quattro fiction sulla mafia: tre erano una specie di agiografia dei boss malavitosi più celebri e una raccontava la storia di una vittima. Le prime hanno avuto milioni di spettatori. L'altra è stata bloccata per sette mesi perchè l'assassino cui faceva riferimento stava per uscire grazie all'indulto”. E' una società distorta quella rappresentata da
Salvatore Fronio nel suo
Vota Provenzano, in cui la mafia acquisisce un valore diverso, un modello di riferimento da seguire e non più da combattere perchè “non esiste più nessuno scandalo in merito tanto che oggi, un politico accusato di mafiosità resta comunque attaccato alla sua poltrona”. Il documentario è stato girato nel corso delle elezioni del 2006, quando l'attenzione era più alta del solito e paradossalmente, proprio in questi giorni si stanno svolgendo nelle università le votazioni: “Affigendo il manifesto del mio documentario ho ricevuto le stesse reazioni avute per le politiche!”
28/03/2009, 20:00
Antonio Capellupo