Note di regia del documentario "Molto Visibile Segretamente Nascosto"
Il film nasce da una storia personale: in seguito alla perdita di mia madre avvenuta quattro anni fa, ho conosciuto Vera; lei è entrata nella mia vita, poiché attualmente è la persona più vicina a mio padre. Vera è una donna dell’Ucraina. Un giorno è venuta a casa mia e mi ha mostrato un pacco pieno di fotografie. Erano le fotografie di sua figlia, Halina. Vera non vede sua figlia da otto anni. Ora ha 21 anni è una donna, ma la mamma non lo sa se non attraverso quelle fotografie.
L’estate scorsa ho fatto un viaggio e sono andata in Ucraina a conoscere Halina..
Io non conoscevo questa ragazza ma le nostre strade involontariamente si erano incrociate, avevamo qualcosa in comune, perché entrambe eravamo delle figlie, ed entrambe per motivi diversi non potevamo vedere le nostre madri.
Quando ho intervistato Halina le ho chiesto: “come te la immagini tua madre?” ma dopo riguardando il materiale ho capito che non aveva senso quella domanda, avevo già tutto.
Ho lasciato parlare il suo mondo immaginario, e ciò che lei si è dovuta costruire negli anni per essere più vicina alla mamma. Il racconto passa da una storia per entrare in un’altra, la mia vicenda personale è solo il punto di partenza per un viaggio molto lontano.
Vorrei che pian piano i pezzi di questa storia si ricompongano attraverso frammenti, ricordi confusi, memorie, immagini, come una storia complessa e articolata come appunto potrebbe essere una storia del nostro tempo.
Donatella Di Cicco