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Al via le riprese del film "Con gli Occhi di un Altro"


Al via le riprese del film
Cominceranno i primi di luglio le riprese del film "Con gli Occhi di un Altro", prodotto dall’Associazione Tersite di Palermo a partire dal testo poetico di Cetta Brancato19 luglio 1992”, scritto all’indomani della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita Paolo Borsellino e gli uomini e le donne della sua scorta. La regia è affidata ad Antonio Raffaele Addamo che aveva già curato quella della pièce teatrale omonima.

Il film si avvale del sostegno dell’APQ “Sensi Contemporanei”, l’Accordo di Programma Quadro stipulato dalla Regione Siciliana, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero Beni e Attività culturali – DG Cinema, e la cui gestione operativa è affidata al Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e Ambientali, dell'Educazione Permanente e dell'Architettura e dell'Arte Contemporanea, alla Sicilia Film Commission e a Cinesicilia srl .

Il testo della Brancato” da cui prenderà le mosse il film, afferma Andrea Camilleri nella prefazione, “è un poema che rende omaggio a un sacrificio, ma è soprattutto un inno a quello che Merleau–Ponty chiamava l’unico eroe tragico possibile dei nostri giorni: l’uomo, quell’uomo che continua a fare quel che fa credendovi e pur sapendo perfettamente che lo scacco, il fallimento, la sconfitta, sono in ogni momento in agguato”.

Non tragga in inganno il tema” aggiunge il regista Antonio Raffaele Addamo, “la cifra poetica e onirica del testo allontana la dimensione del film d’azione dei morti ammazzati; non si tratterà della rappresentazione di una strage per mano mafiosa, non si vedranno spaccati di vita ordinaria né del giudice né dei malavitosi. Le emozioni che il film vuole procurare non saranno mai consolatorie. Il testo ci suggerisce una forma non realistica e convenzionale: è un accorato urlo d’amore per questa terra di Sicilia e per i suoi martoriati abitanti che non scade mai nell’autocommiserazione”.

La sceneggiatura, in un ambiente onirico, renderà in immagini cinematografiche un dramma civile contemporaneo. Tutto accade in poche ore: dal momento dell’agguato alla morte del giudice che, metaforicamente, resiste alla morte, lasciando al suo sicario il tempo del pentimento” afferma l’autrice Cetta Brancatoil soggetto è privo di compiacenza sia linguistica che fattuale, non tende all’esaltazione né alla commemorazione banale dell’eroe. E’ piuttosto una storia di anime: i personaggi hanno pari dignità drammatica, si scontrano come titani di uguale levatura ma di caratura opposta, persone che nel luogo mitico della parola si incontreranno in un territorio dalla lingua universale. La peculiarità del soggetto e del testo conferiranno al film la possibilità di ascoltare un linguaggio diverso da quello utilizzato solitamente dal cinema, e soprattutto dalla televisione, tutte le volte in cui viene affrontato il tema della mafia in Sicilia”.

Le musiche originali sono del compositore siciliano Marco Betta che utilizza materiali melodici ispirati alle antiche culture musicali mediterranee.

Tutta siciliana la troupe che collaborerà alla realizzazione del film: oltre ai già citati regista, autrice e autore della colonna sonora, sono siciliani anche la produttrice Danila Laguardia, la produttrice esecutiva Silvia Scerrino, la direttrice della fotografia Irma Vecchio, la costumista e art-director Dora Argento, gli attori e il cast tecnico.

12/06/2009, 15:31