Filippo Nigro: "In Oggi Sposi interpreto un
magistrato imbranato, nerd e vergine"
Il tema caldo di questi giorni è il possibile taglio al Fus da parte dello Stato. Qual'è il tuo punto di vista in merito?
Filippo Nigro: Si tratta di un taglio enorme che per lo Stato rappresenta pochissimo ma per il Fondo è davvero tanto. E' una cosa incredibile, assieme a tante altre, che questo governo sta portando avanti. Davanti a Montecitorio erano in tantissimi e io stesso avrei partecipato assieme a molti amici, se fossi stato a Roma ed è andata molto bene. Monicelli stesso ha ricordato che oggi il pubblico non mobilità più così tanta gente come riusciva in passato e forse alla gente bisognerebbe toccare di più la televisione. La mobilitazione è stata giusta anche se il rischio è che non serva a molto. Questo non vuol dire che tutti dobbiamo fare qualcosa in merito.
Prossimamente ti ritroveremo a cinema con la nuova commedia di Luca Lucini “Oggi Sposi” e ti calerai in una parte molto diversa rispetto a quelle precedentemente interpretate, vero?
Filippo Nigro: Per me è stato interessante interpretare questo personaggio comico perchè, nonostante avessi avuto dei passaggi in commedie, non ne avevo mai avuto la reale possibilità di provarmi in un ruolo simile. Qui rappresento un magistrato imbranato, nerd e vergine. Uno scemone che ha un padre, interpretato da Renato Pozzetto, che sta per sposarsi con una giovane donna, nel film Carolina Crescentini. Il mio personaggio è stato costruito attraverso l'utilizzo di una parrucca e di un paio di occhiali spessi, perchè la pellicola si prestava a macchiette. Sono convinto di aver trovato l'approccio giusto verso il genere di ruolo.
A differenza di molti colleghi, hai debuttato a cinema, grazie ad Ozpetek e, successivamente hai scelto il piccolo schermo come palestra. Ora ti dedicherai interamente al cinema?
Filippo Nigro: Conto di fare ancora la tv, appena dovesse arrivare una buona proposta. Continuo a guardarmi attorno, perchè vorrei calcare l'onda cinematografica, ma proprio di recente ho finito di interpretare un film-tv per Rai1 con Vittoria Puccini, un melò che sarà mandato in onda in due puntate. Per non parlare delle offerte che potrebbero arrivare da Sky e Fox, che in genere producono serial interessanti.
“Un Gioco da Ragazze” conferma il fatto che oggi, i veri modelli per i giovani non sono più eroi positivi e puri, ma gli antieroi, personaggi e volti noti in cui prevale spesso il lato oscuro. Tu stesso hai interpretato ruoli simili e ti chiedo se pensi che questa tendenza sia vera.
Filippo Nigro: Assolutamente la confermo. Tra l'altro il protagonista assoluto non l'ho mai fatto, ma mi capitano spesso dei ruoli da antieroe che spesso sono anche più interessanti. A me personaggi così al limite affascinano davvero tanto.
Penso a due delle ultime pellicole italiane che hanno trattato l'argomento omosessualità: uno è il documentario “Improvvisamente l'Inverno Scorso”, che ha trattato l'argomento con una forte ironia e l'altro è proprio “Diverso da Chi?”, una commedia. Pensi che l'unico modo per affrontare questo tema, e farlo arrivare al grande pubblico, sia farlo sorridendoci su o è solo un caso?
Filippo Nigro: Non c'è una regola fissa e il modo di raccontare storie simili, dipende dalle corde dell'autore. “
Diverso da Chi?" ha il pregio di trattare questi temi con l'ironia, una via forse più difficile rispetto ai documentari. Certamente la commedia si rende più avvicinabile verso un pubblico scettico che per un tema del genere vedrebbe il film in modo respingente.
21/07/2009, 15:34
Antonio Capellupo