Silvio Muccino, Carolina Crescentini ed
il Trio Medusa: le voci di "Astro Boy"
Pur andando ormai per i 60, “
Astro Boy” mantiene sempre le sembianze del dodicenne Tobio, ricostruito dal padre scienziato dopo un incidente in laboratorio. Il suo ritorno sul grande schermo, è stata l’occasione per diversi interpreti italiani, di debuttare nel mondo del doppiaggio.
Il compito di “far parlare” il protagonista, è spettato a
Silvio Muccino, che da subito a sposato il progetto: "
Non sono mai stato un appassionato di manga, fatta eccezione per “Holly e Benji”. Il doppiaggio è un’esperienza molto complessa, ma se ti capita di dare voce a un personaggio che ha qualcosa di Pinocchio, Oliver Twist e Peter Pan, tutto ciò diventa gratificante". Se Muccino ha giocato di falsetto per ringiovanire il proprio timbro vocale,
Carolina Crescentini ha cercato di creare un tono rassicurante: "
Cora è un incrocio tra una teppistella e Wendy di Peter pan, anche se Silvio è convinto che in realtà sia la trasposizione di me stessa. E’ stato divertente e lo sognavo fin dai tempi delle esercitazioni al Centro Sperimentale".
Il lato comico del film è affidato a tre robot, convinti di voler fare una rivoluzione, o meglio una “robotoluzione”, pur attenendosi alle tre leggi della robotica di Asimov. A dare voce ai tre pazzi elettrodomestici è stato il “
Trio Medusa” e i tre artisti, che finalmente sono riusciti a lavorare a qualcosa apprezzabile anche dai propri figli, convengono su un concetto: "
Il coordinatore del doppiaggio ci ha presi da parte il primo giorno e ci ha chiesto di scusarlo se ci avesse chiesto in alcuni momenti di impegnarci a recitare come se fossimo cretini. La risposta è stata semplice, avremmo dovuto fare noi stessi!".
19/10/2009, 10:34
Antonio Capellupo