Note di regia del documentario "L'Ultima Battaglia delle Alpi"
La storia della Seconda Guerra Mondiale sulle Alpi è patrimonio soprattutto della memoria della Resistenza. Ma sulla frontiera franco-italiana si fronteggiarono in quei giorni drammatici anche altri “partigiani”. Non fu infatti indifferente chi accettò di arruolarsi nell’esercito invasore francese pur di liberare l’Italia. Né lo fu chi a 18 anni scelse invece di difendere la patria sotto il comando dell’alleato tedesco. Pur essendo piemontesi di nascita od origine, ignoravamo il tentativo gollista di annettere le nostre valli; né sapevamo del contributo di volontari italiani in quell’ultima occupazione alpina; o della strana alleanza sorta tra partigiani e soldati fascisti per opporvisi. I racconti dei nostri nonni ci hanno convinto a disseppellire dall’oblio della storia questi fatti. L’ultima battaglia delle Alpi risponde a questo obiettivo,dando voce a due protagonisti di quei giorni, oggi artefici, nonostante profonde differenze culturali e politiche, di una lotta comune contro l’amnesia e l’indifferenza. Attorno alle loro testimonianze si sviluppa l’intreccio narrativo del film, arricchito dal contributo di esperti di storia militare e alpina insieme ai quali ripercorriamo i luoghi dove si svolsero i combattimenti, ricercando tracce e suggestioni della battaglia. Non un documentario d’archivio quindi, che insegue una verità storica univoca, ma un racconto corale di testimonianze vive, orchestrato da una regia asciutta che rifugge dal registro epico e cerca di percepire la complessità dei fenomeni privilegiando la memoria.
Fabio Canepa e
Roberto Cena