TRENTO FILM FESTIVAL 73 - Bellini: "Beyond
è la chiusura di un cerchio"
BEYOND, il nuovo documentario di e con l'esploratore
Alex Bellini, sarà proiettato in anteprima il 26 aprile alle 16,45 e in replica il 30 aprile alle 21 al
Trento Film Festival, nella sezione ALP&ISM: un viaggio fisico e interiore tra i ghiacci islandesi, un racconto autentico e potente sul senso dell’esplorazione, i limiti umani e il nostro legame con la natura. Nel 2017 andando sul Vatnajökull ha rischiato la vita: nel 2025 è ritornato là. Lo abbiamo intervistato.
Due viaggi, un documentario.
Il primo viaggio è stato nel 2017, nel 2025 sono tornato sul Vatnajökull per chiudere un capitolo a cui mancava l'epilogo, non c'erano tutti gli elementi per considerarlo chiuso.
E' stata la volta in cui sono andato più vicino a perdere la vita: a un certo punto il fotografo che era con me abbandonò la missione, un fatto che ai tempi avevo archiviato frettolosamente, per me avevamo due visioni del mondo completamente diverse.
Io ero concentrato sul portare a termine la missione e non riflettevo sulle sue ragioni, ma col tempo poi ho visto tutto da un'altra prospettiva. Il tempo aiuta, si possono intravedere sfumature diverse: perché io ho continuato e lui no?
La risposta non mi era chiara, c'era un irrisolto che mi ha stimolato ulteriori riflessioni: perché andare a cercare la morte? Perché far rischiare altri in caso di soccorso?
Che risposte ti sei dato?
Ho avuto l'occasione per riflettere su temi spesso incompresi e sottovalutati, c'è chi dice che questi viaggi siano passatempi per ricchi, ma volgere lo sguardo oltre l'orizzonte è nell'animo umano, in ogni campo, da sempre.
Nel 2025 non ho ricreato la stessa missione del 2017, volevo fare un'intervista e incontrare i miei soccorritori dei tempi e ringraziarli, allora non avevo avuto la giusta occasione per farlo: è andata come doveva andare.
Il cerchio ora è chiuso, abbiamo realizzato materiali che altri possono vedere, con il team abbiamo confezionato qualcosa che esalta lo spirito avventuriero di tutti noi.
Niente più dubbi, quindi?
Dubbi archiviati, ne esco più maturo, c'è stata anche molta autoanalisi: l'abbandono del fotografo non è avvenuto solo per motivi ambientali ma anche per la sua sensazione di non essere in buone mani, è stata un'importante autocritica per me che avevo la responsabilità della missione.
Ora palla al centro, direi: troppo spesso si esalta chi va avanti e al contrario si giudica troppo timoroso chi decide di andare indietro, in questa epoca soprattutto. Volevamo mettere in luce questo: anche io sono stato costretto a lasciare indietro qualche cosa, a volte è l'unica cosa saggia da fare.
Spesso nel film ti rivolgi alla tua famiglia, guardando in camera: come hanno reagito loro?
Mia moglie da 18 anni lavora con me, fu la prima che ebbe il messaggio di soccorso, ma forse non ha compreso esattamente quella situazione e forse questo la salva, ogni volta che corro qualche rischio. Ma abbiamo fiducia l'un l'altro.
Le mie figlie ai tempi avevano 5-6 anni, hanno vissuto di riflesso con lei: ora mostrano distacco per le mie attività e non so se sia l'unico modo per farcela o perché non interessano davvero... non lo saprò mai, temo.
Qual è la necessità di riprendersi in questi viaggi?
Per me ha sempre senso, in una cornice di sicurezza ovviamente. Documentare la missione è parte della responsabilità sociale per chi mi segue, ma non solo. Alla camera consegni pensieri che si perderebbero nell'aria, è anche un diario di bordo: l'essere umano ha bisogno di relazionarsi.
Credo molto nel ruolo sociale di una spedizione, di un'avventura, nello svelare e portare a galla pensieri, riflessioni e stati d'animo: lo ritengo fondamentale per ragioni personali e anche un servizio sociale verso chi non ci andrà mai, in quei luoghi.
Ora che cosa dobbiamo aspettarci dal tuo futuro?
Non mi sono mai fermato da allora, nel 2019 con un progetto di divulgazione navigando nei fiumi inquinati di plastica al mondo, poi con Eyes on ice, lo scorso anno ho pedalato in Alaska con una bici stampata in plastica riciclata. Ora sto progettando un lungo viaggio in Groenlandia, per vedere come sta cambiando. Spero di partire presto.
26/04/2025, 08:03
Carlo Griseri