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Stefano Missio, il cinema documentario italiano a Stoccolma


Historier frn Italien - Storie dall'Italia la rassegna di cinema documentario che si svolge annualmente a Stoccolma. Quest'anno sono 13 i film selezionati, proiettati dal 18 al 21 marzo. Ne parliamo con Stefano Missio, regista e direttore artistico della rassegna svedese.


Stefano Missio, il cinema documentario italiano a Stoccolma
Quali sono le linee guida di questa rassegna di cinema documentario?
Stefano Missio: Historier frn Italien - Storie dall'Italia presenta a Stoccolma una selezione di film documentari italiani. Nel 2009 il sottotitolo era Documentari italiani di oggi e la selezione aveva riguardato esclusivamente film di recentissima produzione che parlavano del nostro Paese. Questanno il sottotitolo Sguardi sullItalia e sul Mondo, proprio perch abbiamo deciso di aprire a storie avvenute anche fuori dallItalia e anche a lavori di non recente produzione. Penso ad esempio al magnifico documentario di Incalcaterra "Terre dAvellanda" sullArgentina post dittatura o allAfganistan di "Jung" di Alberto Vendemmiati e Fabrizio Lazzaretti. Ovviamente non mancano film che parlano dellItalia, come "La bocca del Lupo" di Marcello," Valentina Postika in attesa di partire" di Caterina Carone o "In Purgatorio" di Giovanni Cioni.

Pietro Marcello una presenza costante a Storie dall'Italia
Stefano Missio: S, vero. Lanno scorso lavevamo invitato per presentare Il passaggio della linea. Mi ha fatto piacere che abbia accettato linvito anche questanno per aprire la rassegna con il suo nuovo film. Marcello non il solo ospite. Avremo il piacere di avere con noi anche Ila Bka,
regista friulano che ha fatto unoperazione molto interessante di
autoproduzione/edizione/distribuzione con il suo "Koolhaas Houselife". Il film sar presentato venerd 19 marzo e assieme a Ila Bka ci sar anche Louise Lemoine che ha co-realizzato il film. Seguir un incontro con Mark Isitt, critico darchitettura e design, e Pio Barone Lumaga, redattore capo della rivista Loft the Nordic Bookazine. Poi sabato 20 marzo avremo Alessandro Rossetto che presenter il suo dittico sul Nord Est italiano, "Bibione Bye Bye One" e "Chiusura".

E poi c lomaggio a Mingozzi..
Stefano Missio: S. Un doveroso omaggio al documentarista scomparso lo scorso autunno. Faremo vedere Con il cuore fermo, Sicilia, uno dei suoi lavori pi conosciuti, ma anche dei documentari meno noti ma altrettanto importanti come Note su una minoranza e Il sole che muore, entrambi girati in Canada e prodotti da un altro personaggio importante del documentario italiano, Gian Vittorio Baldi. E sempre Baldi ha prodotto anche laltro film-omaggio che proietteremo qui, "Appunti per unOrestiade africana" di Pier Paolo Pasolini.

La rassegna si svolger come lanno scorso allIstituto Italiano di Cultura?
Stefano Missio: No. Questanno abbiamo scelto di proiettare i film al Kulturhuset Stockholm, la magnifica struttura opera di Peter Celsing. Lo scorso anno avevamo aperto e chiuso la rassegna al cinema Victoria (mentre il resto delle proiezioni si erano svolte allIIC di Stoccolma, n.d.r.). Credo che il Kulturhuset sia uno spazio molto interessante, con una buona promozione degli eventi programmati.

Ci spieghi un po la scelta delle foto usate come immagine per la rassegna
Stefano Missio: Le foto fanno parte di una serie di ritratti dedicati ad autori e registi italiani di cinema documentario. un progetto che sto portando avanti da alcuni anni, ma mi manca ancora parecchio lavoro per raggiungere un numero soddisfacente di ritratti. Lidea quella di raccogliere in una galleria dimmagini i volti di documentaristi. Volti che spesso sono poco noti o addirittura sconosciuti. Le foto sono fatte in bianco e nero, sempre con la stessa ottica fotografica e con lo stesso tipo pellicola. Lanno scorso avevamo inserito nella locandina il ritratto di Alina Marazzi, che avevo fotografato nel Salento nel 2005, questanno c Daniele Incalcaterra, immortalato a Buenos Aires nel 2006 a bordo di una Torino.

16/03/2010, 12:20

Simone Pinchiorri