Fare Cinema
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L'Associazione Giovani Produttori Cinematografici
ed il cinema moderno


L'AGPC (Associazione Giovani Produttori Cinematografici) ha dato appuntamento agli addetti ai lavori al cinema Aquila di Roma per parlare di dislocazione di risorse e luoghi per il cinema. Dalle film commission regionali, ai fondi locali per il cinema, il tutto con uno sguardo al mercato europeo; una serie di temi affrontati , il 4 maggio, in un momento in cui sostegno finanziario del Mibac sembra insostituibile. Le realtà regionali vorrebbero intervenire di più, avere più disponibilità economica e gestionale per attirare i produttori a trasferire i set sul loro territorio.

Andando a fondo ci si accorge però che l'intervento pubblico è divenuto indispensabile per poter realizzare cinema e che per i politici il settore può trasformarsi in un noioso fardello o in una ottima merce di scambio. Oltre l'interesse culturale che, come in altri paesi, giustifica e implementa l'aiuto dello Stato, da noi si è rimasti intasati nell'ingorgo del potere e regionalizzare potrebbe significare solo aumentare, in chiave localistica, il controllo di chi gestisce i rubinetti del denaro.

Di buoni propositi ce ne sono parecchi, ma quando ci si deve scontrare con assessori incompetenti, dirigenti distratti, Giunte disinteressate ogni buona idea rischia di ammuffire.
Ah, bei tempi quando il cinema era la terza industria del paese e fare un film con i fondi ministeriali dell'articolo 28 era una macchia per qualsiasi produttore.

05/05/2010, 14:32

Stefano Amadio