Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

I Marlene Kuntz dal vivo al Bellaria Film Festival 2010


I Marlene Kuntz dal vivo al Bellaria Film Festival 2010
Per battere il primo ciak del Bellaria Film Festival 2010, un grande evento di spettacolo. Il festival si aprirà con una eccezionale anteprima. Nella serata del 2 giugno, nella centrale Piazza Matteotti, i Marlen Kuntz, cult band che quest’anno si è guadagnata una nomination ai David di Donatello per la miglior canzone originale, accompagnano dal vivo le immagini di un capolavoro del cinema muto tedesco.
Un Festival (dal 3 al 6 giugno) che quest’anno si distingue per la contaminazione tra i generi e per gli intrecci virtuosi tra musica e cinema non poteva trovare un’inaugurazione più adeguata.

A Bellaria Igea Marina i Marlene Kuntz e Gianni Maroccolo, con la partecipazione di Ivana Gatti, improvvisano sulle immagini de "La signorina Else", diretto da Paul Czinner nel 1928 e tratto dal famoso romanzo di Arthur Schnitzler. Il film, visionario ed esaltante, ben si addice alla contaminazione e alla sperimentazione, tra melodia e inquietudine, che la loro musica rappresenta.
Lo spettacolo ha debuttato a Torino il 13 aprile, ottenendo un grandissimo successo di pubblico ed ora viene riproposto al Bellaria Film Festival.

I Marlene Kuntz ed il mondo cinematografico si sono incontrati più volte: Guido Chiesa ha scelto la loro musica per la colonna sonora del film “Babylon", un paio di loro brani compaiono in "Jack Frusciante è uscito dal gruppo". Nel 1997 è la volta di "Tutti giù per terra", tratto dal romanzo di Giuseppe Culicchia e diretto da Davide Ferrario. Nel 2000 prendono parte al cortometraggio "Quando si chiudono gli occhi" di Beniamino Catena, presentato alla Mostra di Venezia. Nel 2005 nell'ambito del Festival "Corto in Bra", i Marlene Kuntz hanno sonorizzato due film muti restaurati dalla Cineteca del Comune di Bologna: "Rapsodia Satanica" di Nino Oxilia e "L'uomo meccanico" di André Déed. Di quest’anno è la colonna sonora del film “Tutta colpa di Giuda” di Davide Ferrario: un brano, “Canzone in prigione”, è stato candidato ai David di Donatello 2010 per la miglior canzone originale.

"La signorina Else" ("Fräulein Else") è stato restaurato dalla Cineteca del Comune di Bologna presso il laboratorio “L’Immagine Ritrovata”. Il film (85’) racconta la storia di Else, una bella ragazza, figlia di una famiglia dell'alta borghesia austriaca, in vacanza in una località turistica delle Dolomiti insieme alla zia. Un giorno le piomba addosso la richiesta di salvare il padre avvocato dall'imminente bancarotta. È la madre stessa, in una lettera dai toni melliflui e patetici, a chiederle di concedersi ad un uomo che soggiorna nel suo stesso albergo, per avere da lui il denaro necessario a salvare la famiglia dal tracollo. Tutto il testo di Schnitzler è nella reazione di Else a questa richiesta, vissuta prima come premonizione, e poi come sfida mortale. Allo stesso modo il film segue questo monologo interiore. Osserviamo Else dall'interno nelle sue oscillazioni psichiche e, al tempo stesso, la contempliamo dall'esterno come fosse un'antica eroina.

19/05/2010, 16:26