"La Nostra Vita" una pellicola corale
sull’importanza della solidarietà
Daniele Lucchetti aveva lasciato un’ottima impressione qua sulla Croisette con "
Mio Fratello è Figlio Unico" in concorso nella sezione
Un Certain Regard nel 2007. La stima è stata rinnovata e forse accresciuta con la proiezione di "
La nostra vita" il suo ultimo lungometraggio in competizione nel
Concorso Ufficiale che ha riscosso applausi e consensi sia dal pubblico che dalla critica internazionale.
La storia di Claudio (un versatile
Elio Germano) operaio edile di trent’anni è esemplare per la sceneggiatura l’interpretazione e il modo di filmare ma ha anche aspetti non convincenti nella trama. Lucchetti mette sul piatto troppe tematiche che spettatori non familiari con la realtà sociale e politica italiana stentano a seguire. Questo fa sì che forse apprezzano solo quelli che sono gli aspetti "folkloristici" della pellicola e non centrano il bersaglio. "
La Nostra Vita" vuole essere una radiografia di una certa società popolare di oggi. Giovani abili nel loro lavoro, capaci di riuscire, ma che hanno come ideali solo il futile l’apparire e soprattutto il guadagno facile.
Claudio è felicemente sposato e Elena (
Isabella Ragonese) è per lui anche la sua bussola per la vita. Quando lei tragicamente muore di parto, Claudio non perde solo la moglie e la madre dei suoi figli, ma anche lo scopo della vita. Disorientato e per cancellare il dolore getta in un’impresa truffaldina unicamente per far soldi. La sua leggerezza e avidità ben presto lo conducono al fallimento. A salvarlo intervengono la famiglia (Raoul il fratello introverso, Stefania la sorella-madre e gli amici). A questo punto la pellicola, che esprime nella sua coralità il meglio dell’opera di
Daniele Lucchetti, ci mostra con scene ben riuscite l’importanza della solidarietà, in particolare quello della famiglia, degli amici e anche quello degli emigrati, nei momenti di gran bisogno.
Con "
La Nostra Vita", "
Le quattro volte", la lezione di cinema di Marco Bellocchio, Giovanna Mezzogiorno e Alberto Barbera nella Giuria Internazionale e altre manifestazioni, incontri e conferenze stampa che si tengono presso il padiglione della Direzione Relazioni Pubbliche e Dipartimento Film Italia, la cinematografia italiana, protagonista di questa 63ma edizione si proietta verso il futuro e afferma la sua vitalità.
20/05/2010, 14:02
Martine Cristofoli