"Le Ombre della Luce": un documentario sui mestieri del cinema

Tante storie di cinema animano il documentario "Le Ombre della Luce" di Simonetta Cappello e Paolo Pochettino, un viaggio lungo sessant'anni nel mondo dei mestieri del cinematografo dalle prime pellicole infiammabili alla rivoluzione della proiezione in digitale.

Il film, prodotto dalla The Uncanny Project, indaga, attraverso interviste a proiezionisti, tecnici di impianti, cassieri, esercenti cinematografici, etc. l'evolversi della settima arte dal "boom" degli anni '50 e '60 alle crisi di spettatori degli anni '80 e dell'ultimo decennio, dove il passaggio in sala rappresenta nell'era del digitale il 14-15% dei proventi. Sale ormai vuote, riempite solo il sabato sera e la domenica pomeriggio, quasi vi sia una "disaffezione" del pubblico verso il grande schermo.

Tra materiali fotografico d'archivio, tratti dal Museo Nazionale del Cinema e dell'archivio privato di Lorenzo Ventavoli, vengo fatti rivivere allo spettatore gli albori della settima arte, quando i proiezionisti motavano sulle macchine da proiezione i fotogrammi in bianco e nero. Tempi lonatni da quelli moderni, dove il futuro avvento del digitale potrebbe portare alla scomparsa di questo antico lavoro ed ad una rivoluzione totale della classica sala cinematografica. Questa è una delle principali preoccupazioni dei gestori, che emergono dalle interviste presenti nel documenatario, come anche quella dell'avvento delle tecnologie moderne che permettono di "scaricare" un film appena esce in sala.

"Le Ombre della Luce" è essenzialmente un documentario sul cinema e sui mestieri del cinematografo, che si siano modificati e si stiano modificando nel tempo, un'opera sul lavoro e su tutte quelle persone "nascoste" che fanno vivere allo spettatore lo spettacolo del mondo del cinema.