"Safar-e-Sabz (Viaggio Verde)": un'opera tra narrativa e poesia
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Safar-e-Sabz non č un documentario tradizionale, ha un narrazione non lineare che ha preso vita da sč in modo intimo". Cosė
Linda Dorigo, giornalista e fotografa al suo primo documentario, ha definito la sua opera "
Safar-e-Sabz (Viaggio Verde)" sui ricordi di un giovane iraniano, partito da Theran alla volta di Istanbul a bordo del TransAsia Express. Il verde č per gli iraniani un colore particolare e pieno di significato. E' un colore santo, perchč in una nazione poco piovosa, divisa tra il deserto e la montagna, come quella asiatica č il sogno. E' anche un simbolo di libertā, non a caso tutti i movimenti di protesta anti governativi lo assumono come bandiera. E' anche il colore del protagonista del film, che tra impressioni e ricordi, compie un lungo viaggio sanza sapere cosa l'attende, non ha caso č anche simbolo di speranza.
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Safar-e-Sabz (Viaggio Verde)" č un documentario tra narrativa e poesia, un'opera non convenzionale che descrive l'Iran ma anche l'attesa, le speranze ed il viaggio di un uomo alla ricerca di sč stesso. L'immagine usata dalla regista č a tratti sporca e sfuocata, per evocare ancora di pių le suggestioni del ricordo.
18/11/2010, 12:38
Simone Pinchiorri