Sonia Bergamasco: "In questo momento, malgrado il degrado
culturale, sociale e politico, il cinema, gli autori
e gli attori sono vivi e godono di ottima salute"
In questo momento è al cinema con "
La Donna della mia Vita".
Sonia Bergamasco nel film è la moglie di Alessandro Gassmann (nella vita di
Fabrizio Gifuni) ma non è lei la donna di cui si parla nel titolo. "
No, non sono io, anzi. Lui mi tradisce e io lo vengo a scoprire alla fine in un momento molto particolare; durante il travaglio..."
Sonia Bergamasco, oltre al film di Lucini ha di recente interpretato "
Senza Arte né Parte" per la regia di Giovanni Albanese, una commedia sull'arte contemporanea, con Giuseppe Battiston e Donatella Finocchiaro, che dovrebbe uscire ad aprile. I film di Lucini e Albanese sono le più recenti fatiche dell'attrice che oltre al cinema apprezza la TV di qualità ma soprattutto il teatro: "
".
Girare il mondo grazie al proprio lavoro è una grande opportunità di crescita, tutta esperienza che andrebbe trascinata a forza in Italia per rilanciare la nostra creatività. Sonia ha le idee chiarissime in proposito: "la mia impressione è che in questo momento, malgrado il degrado culturale, sociale e politico, il cinema, gli autori e gli attori siano vivi e godano di ottima salute, hanno delle cose da dire, forse proprio per il momento tragico che stiamo passando" dice sicura l'attrice "io sono portata ad essere ottimista proprio perché sono pessimista di natura e dunque voglio sempre pensare che ci sarà una possibilità. Credo che ci siano dei giovani, che io stessa non conosco, pronti a fare delle cose importanti. Anche tra gli attori della mia generazione ce ne sono molti, che che ne dicano i critici, dotati di grande professionalità, capaci di reggere film importanti, di raccontare e diventare simboli e icone delle storie che vanno ad interpretare".
Cinema, teatro e televisione: "esiste anche dell'ottima televisione" prosegue Sonia Bergamasco "fiction di qualità se ne fa molta in Italia, certo anche la spazzatura è tanta, dai "Grandi Fratelli" ai "Pacchi". Il problema è il monopolio della TV e la monocultura che rende tutto più difficile e si finisce per sbattere la testa sempre contro lo stesso muro".
Parlare del proprio lavoro, dello spettacolo, oggi in Italia non può non passare attraverso una riflessione sui problemi del settore e sulla protesta degli addetti. per Sonia Bergamasco "la riforma del settore dovrebbe partire dal Ministero, dal quale è indubbio che devono arrivare i finanziamenti per la cultura e lo spettacolo. Poi investire i privati con progetti di cooperazione e coproduzione. Bisogna dare qualche vantaggio ai privati perché se no che interesse avrebbero ad entrare nel campo. Il privato potrebbe dare molto, e dovrà farlo, ma il nostro sistema nazionale non è sviluppato per invogliarlo a intervenire. Lo spettacolo è un'industria con migliaia di addetti che dovrebbero tornare a essere una risorsa per il paese".
E' un momento di grande incertezza e il dubbio è che un cambiamento al timone potrebbe non portare quei cambiamenti e quelle riforme indispensabili alla Cultura e allo Spettacolo, ma anche al resto del paese: "Credo che Nichi Vendola e le persone che gli sono accanto, possano essere un riferimento e dare quel che serve al settore. Lui è uno di quelli che presterà ascolto agli addetti ai lavori; è la cosa più importante per risolvere i problemi".
Intanto Sonia Bergamasco ha in cantiere un lavoro per la TV e un nuovo spettacolo di cui sta preparando il testo.
Non farci aspettare troppo e a presto.
10/12/2010, 16:18
Stefano Amadio