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Petizione per salvare il Programma MEDIA della
società degli Autori Registi e Produttori


Petizione per salvare il Programma MEDIA della società degli Autori Registi e Produttori
L’ARP (società degli Autori Registi e Produttori) ha lanciato una petizione per salvare il Programma MEDIA.
La commissione europea avrebbe deciso di sopprimere, o includere all’interno di un programma più vasto, il Programma MEDIA.
I cineasti europei si mobilitano per difendere questo programma che da 20 anni contribuisce a sviluppare e proteggere la creazione audiovisiva europea.
La petizione é già stata firmata da molti cineasti europei e in particolare da alcune grandi personalità: Ken Loach, Mike Leigh, Fatih Akin, Wim Wenders, Costa Gavras, Nanni Moretti, Krzysztof Zanussi, Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio, Christian Mungiu, Jean-Pierre Dardenne, LucDardenne, Lucas Belvaux, Aki Kaurismäki, Radu Mihaileanu, Volker Schlöndorff, Tony Gatlif, Mahamat-Saleh Haroun, Silvio Soldini, Raoul Peck, Abderrahmane Sissako, Jean-Jacques Beineix, JulieBertuccelli, Claude Miller, Mathieu Amalric, Christian Carion, Bertrand Tavernier, Coline Serreau, Philippe Lioret, Bertrand Blier, Pascale Ferran, Anne Fontaine, Bernard Stora…

La lista completa dei firmatari è regolarmente aggiornata sul sito dell’ARP www.larp.fr

SALVARE L’INDIPENDENZA DEL PROGRAMMA MEDIA
PETIZIONE DEI CINEASTI EUROPEI

La commissione europea avrebbe deciso di sopprimere l’indipendenza del programma MEDIA. Le preoccupazioni riguardo questa modifica investono tutta l’Europa. Noi, registi europei e produttori europei, siamo estremamente preoccupati di fronte a una possible soppressione del programma MEDIA.
Questo programma, attivo da 20 anni, ha contribuito allo sviluppo di una vera industia del cinema europeo e ha aiutato la creazione di opere di interesse maggiore che fanno oggi parte del patrimonio europeo. Queste opere non sarebbero mai nate senza l’aiuto del programma.
I due terzi del suo budget sono consacrati a una migliore circolazione dei film europei, attraverso aiuti per le sale indipendenti (circuito Europa Cinemas) e per i distributori. La diffusione dei film europei é ancora più importante e necessaria per l’educazione del pubblico più giovane, per lo sviluppo di un gusto culturale diversificato, in un contesto sempre più formattato e in forte concorrenza con strutture di altri continenti.
Recentemente, il programma MEDIA ha manifestado una grande reattività stanziando un’importante somma financiaria destinata ad aiutare i cinema dei paesi europei in maggiore difficoltà ad equipaggiarsi in digitale.
Anche questo é un tassello fonamentale per la circolazione dei film.
Il programma MEDIA, tramite gli aiuti allo sviluppo dei progetti e le azioni di formazione, ha contribuito a creare un vero circuito di produttori europei che hanno dato vita a opere in coproduzione. Queste coproduzioni sono la garanzia per i film di una diffusione nei paesi coproduttori. Inoltre, il programma ha creato un fondo che garantirà la mobilitazione delle banche in favore dei produttori di film europei.
Noi, registi europei, abbiamo recentemente risposto a un questionario per la salvaguardia e lo sviluppo di questo programma.
Siamo rammaricati che la commissione europea, piuttosto che fornire i mezzi necessari al rinnovo del programma e riflettere insieme ai Paesi membri a dei nuovi sistemi di finanziamento diversi dalla sola contribuzione degli Stati membri (sistema di fiscalità addizionale europea), si limiti a dare un taglio netto e a ridurre drasticamente le prerogative del Programma MEDIA.
Noi condanniamo la soppressione del Programma MEDIA e anche solo la sua fusione all’interno di un altro programma più vasto.
Sollecitiamo il Presidente della Comissione europea, affinché riceva il più rapidamente possibile una delegazione di registi europei.
Questa profonda modifica del programma rappresenta un rischio per la creazione e la cultura europea, zoccoli della nostra identià e dei nostri valori.
Inoltre, vorrebbe dire dichiararsi già sconfitti davanti a questa bella battaglia che é la promozione della diversità e delle ricchezza delle opere audiovisive europee, di una cultura, di un modo di vivere e di pensare, oltre che la difesa del lavoro di molteplici industrie europee sostenute dalle nostre immagini.
E’ una convizione che vogliamo dividere con i costruttori di questa Europa
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24/02/2011, 17:06