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Antonio Capuano: "Giallo? A me sembra un giallo,
ma non ne sono sicuro: per questo ho messo
il punto interrogativo nel titolo... "


Antonio Capuano:
Un titolo insolito per un film insolito: “Giallo?” di Antonio Capuano è un film difficile da definire e da collocare nella filmografia del regista napoletano, girato a Torino e non nella sua città (decisivo in questo senso il contributo della Film Commission Torino Piemonte), in estrema economia e con un protagonista scelto al di fuori dal mondo del cinema.

"Mi serviva un 70enne distinto, scrivendo il film avevo pensato prima a Anthony Hopkins e poi a Michel Piccoli. Quando si scrive, bisogna pensare in grande! Non trovavo un attore italiano che fosse adatto, poi ho conosciuto Carlo Cantore, un ex-direttore di banca, pensionato, e l'ho trovato perfetto per interpretare Vittorio Zemeli”, ha raccontato il regista.

Cosa spinge l’anziano fiorista Zemeli a trascorrere tutto quel tempo davanti al televisore, a guardare servizi giornalistici sull’uccisione di ex-nazisti nascostisi in Sud America? Chi sono le persone in quella videocassetta arrivata da Israele che sembra attirare tanto il suo interesse? L’uomo è una vittima, un carnefice o forse entrambe le cose?
Questa la trama: il film ha avuto molti problemi distibutivi ed è stato visto solo in alcuni festival. “A me sembra un giallo, ma non ne sono sicuro: per questo ho messo il punto interrogativo nel titolo... Cerco sempre di mettere in guardia i miei spettatori davanti ai miei film, e così ho fatto: se poi il film non piace io posso dire di averli avvisati...".

28/02/2011, 19:45

Carlo Griseri