Note di regia del film "I Giorni della Vendemmia"
Quando ho pensato a I giorni della vendemmia non avevo chiaro che potesse diventare un film. Pensavo forse a qualcosa di più breve... come un mediometraggio; poi però mi sono accorto che, ripresa dopo ripresa, i personaggi cominciavano a vivere per davvero e avevano come l’esigenza di dimostrare qualcosa ciascuno di loro. Per questo, credo, sia diventato un film.
Del resto lo so, solitamente cerco -come obbiettivo di massima- di evitare di lavorare, intendo nella vita di tutti i giorni; di non caricarla troppo. Ma ci sono volte in cui diventa forse più faticoso non lavorare, che viceversa. Ecco, per I giorni della vendemmia penso sia stata una di quelle volte.
Un film delicato e intimo, personale ma non autobiografico, sulla mia terra, in cui m’interessava la messa in scena più di qualsiasi altra presenza, e tra queste ci metto anche soggetto e sceneggiatura; volevo entrare fisicamente dentro quel campo filmico e fare sentire il puzzo degli ambienti.
Marco Righi