All'Arsenale di Pisa "Visioni di Storia - 150 anni in 35 mm"
Giovedì 17 marzo 2011 l'
Arsenale di Pisa ricorda l'Unità d'Italia con la rassegna "
Visioni di Storia - 150 anni in 35 mm".
Grazie al sostegno della Regione Toscana, dell'Istituto Gramsci toscano e del gruppo toscano del Sindacato Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), e con il patrocinio del Comune di Pisa, la sala di vicolo Scaramucci offre l'occasione per ripensare alla storia dell'Italia unitaria e alle forme in cui il cinema l'ha rappresentata.
Alle proiezioni di film, infatti, sono intrecciati interventi di storici del cinema, intellettuali e critici cinematografici.
La rassegna curata e coordinata da
Augusto Sainati è divisa in due parti - una primaverile e una autunnale - e debutta il 17 marzo con una prima giornata che si presenta davvero ricchissima per i cinefili e per gli appassionati di storia. L'appuntamento più ghiotto è certamente la prima assoluta per la Toscana del film di
Italo Moscati, "
Concerto Italiano - Storia e Storie dell'Unità d'Italia", una cavalcata nella storia d'Italia che mostra anche con rari documenti audiovisivi delle Teche Rai i rimbalzi tra le storie lontane e le storie vicine. E' un'emozione rivedere Toscanini, Abbado, Muti dirigere le opere verdiane. O il presidente Kennedy che ricorda Cavour, Garibaldi e gli artefici dell'unità italiana; o, ancora, gli sceneggiati che hanno fatto la storia della tv italiana ricostruendo la storia del paese. Ma il film non si ferma qui, perché riporta tutte le storie del passato anche al presente, mostrando che il senso della storia passata sta nella sua proiezione verso il presente. Il film è stato presentato a Torino nell'ambito del Prix Italia, dove è stato accolto da quindici minuti di applausi. All'
Arsenale sarà introdotto dallo stesso
Italo Moscati.
Ma la giornata presenta anche altre chicche: largo spazio viene dato infatti alla figura di
Garibaldi, la cui figura mitica è protagonista di "
1860 - I Mille di Garibaldi" di
Alessandro Blasetti. Il film di Blasetti, scritto insieme ad
Emilio Cecchi, venne considerato nel dopoguerra uno degli incunaboli del neorealismo, e oggi si ricorda per la sua asciuttezza stilistica (non senza influenze del cinema sovietico), la scoperta del paesaggio, la coraggiosa scelta di tipi e personaggi popolari, l'efficacia del montaggio, l'incombenza come eroe e demiurgo di Garibaldi che pur vi appare fisicamente soltanto in sei veloci inquadrature.
Alle 20.30 due ospiti d'eccezione,
Sandro Bernardi dell'Università di Firenze, uno fra i più apprezzati storici del cinema italiani, e
Pierre Sorlin della Sorbona di Parigi, grande sociologo del cinema che è stato fra i primi a studiare le connessioni tra cinema e storia. Nelle loro conversazioni si parlerà non solo dei film in programma ma anche di altri grandi affreschi storici, come "
Il Gattopardo" e "
Senso".
La serata poi si concluderà con la proiezione di "
Viva l'Italia" di
Roberto Rossellini. E' questo il film che il maestro romano ha realizzato per il centenario nel 1961. Viva l'Italia narra
la spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, dallo scoglio di Quarto sino all'incontro di Teano (26 ottobre) con re Vittorio Emanuele II. Rossellini capovolge la genesi celebrativa del film e contrappone alla retorica agiografica con cui tradizionalmente la cultura italiana ha trattato il tema del Risorgimento (esaltazione del ruolo eroico dei grandi personaggi storici) una ricostruzione in termini di rigorosa oggettività didascalico-divulgativa (il più possibile fedele alla verità storica). Rossellini costruisce un grande affresco storico frequentando più la cronaca che la Storia o, per meglio dire, mostrando come attraverso la cronaca si arrivi alla Storia.
15/03/2011, 08:39