"Ombre di luce", mettere in scena la scrittura creativa
Difficile definire "Ombre di luce", documentario realizzato da Massimo D’Orzi in uscita al Nuovo Cinema Aquila di Roma il prossimo 28 marzo, prodotto da Il Gigante in collaborazione con la Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università di Roma La Sapienza assieme a DIGILAB, Laboratorio di Scienze Umanistiche.
Difficile perché sembra di trovarsi di fronte a
un lungo spot del Laboratorio Di Scrittura Creativa attivo fin dal 1994 presso l’università romana. Ma anche perché le informazioni che vengono concesse agli spettatori sono troppo poche, capire il senso del documentario è molto difficile: per avere un quadro più chiaro bisogna rifugiarsi nel pressbook.
Facciamo un riepilogo. Sullo sfondo dell'autunno caldo del 2008, quando studenti e precari dell'Università diedero vita al fenomeno poi noto come il movimento dell'Onda,
la macchina da presa segue un gruppo di studenti di un corso innovativo. Al calare della luce del sole, in un’aula dalle pareti trasparenti,
uno scrittore e una pittrice stimolano i ragazzi ad inventare una storia, attraverso immagini e un modo originale di muoversi e parlare.
Interessante l’idea di alternare con il montaggio le immagini dei ragazzi chiusi in un’aula a inventare la loro storia,
i corridoi e le aule vuoti dell’università e la folla di studenti per le strade a manifestare.
Un documentario "atipico", lo definiscono i suoi autori. Definizione corretta per un lavoro insolito e ambizioso, che non riesce però a rendere del tutto il senso del laboratorio, né a mostrare il processo creativo che i ragazzi sono portati a compiere.
Un lavoro incompiuto, che nonostante non si risparmi in minutaggio (i 70 minuti potevano essere ridotti) sembra mancare di “qualcosa”.
Dopo l’anteprima romana, "Ombre di luce" sarà in programmazione all'Auditorium di Sant'Apollonia di Firenze il 4 aprile, al Cineporto di Bari il 12 Aprile ed il 9, e 10 e 14 aprile a Perugia.
17/03/2011, 19:39
Carlo Griseri