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Corti: Sardinia Film Festival, arrivano i Premi


Corti: Sardinia Film Festival, arrivano i Premi
Si è chiusa il 2 luglio, con la proclamazione dei vincitori, la VI edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale di cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic. Questi i corti scelti dai giurati Francesco Bellu, Fabio Canessa, Maria Cristina Capoini, Renato Quinzio, Jacopo Tantaro e Alessio Trerotoli, coordinati dal decano dei registi sardi Piero Livi:

Fiction nazionale: "L’altra metà" di Pippo Mezzapesa, premiato per la capacità di raccontare in maniera toccante ma non banale l’incontro di due solitudini, valorizzato dalle interpretazioni dei due protagonisti che restituiscono il senso di difficoltà e la dignità dell’essere anziani.

Menzione speciale fiction nazionale: "Garibaldi senza barba" di Nicola Piovesan. Per l’ironia e l’originalità della sceneggiatura.

Menzione speciale all’attore Nicola Calligari, interprete di "La pagella" di Alessandro Celli. Per la spontaneità e l’incisività della sua interpretazione.

Documentario: ex equo a “Lo chiamavano Zecchinetta” di Nicola Palmeri. Per il ritratto affettuoso, malinconico e al tempo stesso sopra le righe di un artista che rappresenta parte del nostro bagaglio popolare e a “Blue rinse” (Irlanda) di Matt Leigh, per il modo in cui racconta uno spaccato di vita con un taglio cinematografico essenziale che coglie il piacere e la semplicità di una conversazione in un ambiente quotidiano.

Vetrina Sardegna: "Le regine di Austis" di Fausto Fais. Per la sua capacità di raccontare un vivo spaccato etnografico di una tradizione antica ma tutt’ora presente, facendoci entrare in intimità con i suoi personaggi.

Fiction internazionale: “Esto es un revolver” (Francia) di Pablo Gonzalez, premiato per la modalità con cui impiega le caratteristiche di genere attingendo dalla realtà sociale e drammatica di una città sudamericana che costringe l’uomo a piegarsi alle regole della violenza e della prevaricazione nei confronti dei propri simili.
Sperimentale: The addiction trilogy (Germania) di Harald Schleicher. Per l’utilizzo innovativo della tecnica del Found Footage e la capacità di creare nostalgia nello spettatore attraverso l’utilizzo e l’iterazione di classici cinematografici legati da un tema comune.
Animazione: “Les bessones del carrer de Ponent” (Spagna) di Marc Riba e Anna Solanas. Favola nera su un’infanzia negata in grado di combinare contenuti forti ed originali in relazione ad un’elevata qualità tecnica dell’animazione, per la cura dei dettagli e i suoi risvolti psicanalitici.

Alla serata non era presente nessuno dei registi vincitori, ma molti di loro hanno inviato un messaggio scritto o un video di ringraziamento. Subito dopo la premiazione, il pubblico ha potuto assistere all’ultimo evento speciale di quest’anno: la proiezione di "Jody delle giostre", alla presenza del regista Adriano Sforzi. Il cortometraggio, realizzato nel 2010, è stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali come film di interesse culturale nazionale e ha vinto il David di Donatello 2011. Ispirandosi ai suoi primi 15 anni di vita, Sforzi racconta la vita nomade di una famiglia di giostrai, dal punto di vista di un bambino.

04/07/2011, 14:46

Stefano Amadio