I vincitori del Festival SiciliAmbiente 2011
La giuria ufficiale del Sicilia composta da Cristina Piccino, Daniele Incalcaterra e Marco Bechis ha assegnato i seguenti premi:
PRIMO PREMIO:
SENZA TRUCCO – LE DONNE DEL VINO NATURALE di Giulia Graglia
Motivazione: La giuria, attribuisce il PRIMO premio a Senza trucco – Le donne del vino naturale di Giulia Graglia per lo sguardo sensibile con cui l’autrice avvicina i suoi personaggi, costruendo attraverso la loro esperienza un universo in cui si incontrano il rispetto della natura e dell’ambiente, una dimensione personale del lavoro, tradizioni antiche e la consapevolezza della contemporaneità.
SECONDO PREMIO:
VIA PADOVA – ISTRUZIONI PER L’USO di Anna Bernasconi e Giulia Ciniselli
Motivazione: La giuria attribuisce il secondo premio a Via Padova, istruzioni per l’uso di Anna Bernasconi e Giulia Ciniselli per la capacità di raccontare attraverso l’osservazione di molte figure diverse la vita e la presenza dei migranti nella nostra realtà, con sensibilità e pudore.
TERZO PREMIO:
A MÃO E A LUVA – STORIA DI UN TRAFFICANTE DI LIBRI di Roberto Orazi
Motivazione: La giuria attribuisce il terzo premio a A Mão e a Luva – Storia di un trafficante di libri per la forma in cui Ricardo, il personaggio principale del film, attraverso la sua ossessione di distribuire libri, ci fa scoprire gli abitanti della favela di Recife e le loro passioni artistiche. Percorsi che vengono magnificamente descritti dalla cinepresa.
PREMIO DEL PUBBLICO
Con una media del 4,67 su un massimo di 5 il pubblico ha decretato vincitore:
LORO DELLA MUNIZZA di Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini
MENZIONE SPECIALE 100 AUTORI SUD
La giuria composta Chiara Agnello, Roberto Andò e Andrea Porporati ha scelto di assegnare la menzione speciale come miglior soggetto tra i documentari in concorso a:
LORO DELLA MUNIZZA di Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini
Motivazione: la giuria attribuisce la menzione speciale al miglior soggetto tra i documentari in concorso a Loro della Munizza per l’originalità del soggetto, l’attenzione ai personaggi, la grazia con cui è trattata una storia crudele e lieve. Storia di persone che fanno da filigrana sottile e precisa ad una città dolente eppure magnifica e alla crisi di un modello di civiltà. Un breve ma toccante canto per immagini che sa coniugare strazio e ironia.
29/07/2011, 08:53