A Bologna a ottobre Terra di Tutti Film Festival:
documentari e cinema dal sud del mondo
Le rivoluzioni nordafricane, le lotte per l’ambiente e le nuove energie, le gang giovanili e le periferie metropolitane:
a Bologna dal 6 al 9 ottobre torna Terra di Tutti Film Festival, la rassegna di cinema sociale promossa dalle ong Cospe e Gvc: documentari e reportage da tutto il mondo e l’inedito “Terra di Tutti Photo Contest”.
L'evento compie cinque anni e
si addentra ancor di più negli angoli sconosciuti del pianeta, tra le rivoluzioni che hanno cambiato il volto del Maghreb, le lotte tra contadini e multinazionali, i riti delle gang di periferia.
Sono 245 e provengono dai cinque continenti i video candidati alla rassegna di documentari e cinema sociale dal Sud del mondo promossa dalle ong Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti) e Gvc (Gruppo di volontariato civile).
"Il Terra di Tutti Film Festival si rilancia in una dimensione internazionale – dicono i direttori artistici Stefania Piccinelli di Gvc e Jonathan Ferramola di Cospe – e
cerca di tracciare un ponte tra le realtà micro-locali e festival internazionali come quelli di Maputo in Mozambico e di Belo Horizonte in Brasile, per la seconda volta gemellati con la rassegna di Bologna. Attraverso i reportage, i documentari e le tante storie raccontate in video
si consolida l’attenzione verso i grandi fatti di cronaca, dal traffico di esseri umani alla difesa del patrimonio naturale, fino alle nuove povertà e le più ‘antiche’ migrazioni nel continente Europa”.
Da quest’anno, le storie di ordinaria emarginazione, le lotte per il diritto all’acqua e per la sovranità alimentare, le tante contraddizioni della corsa allo sviluppo non sono solo sul grande schermo:
prende infatti il via il “Terra di Tutti Photo Contest”, concorso a cui sono candidati 48 reportage fotografici sulla siccità in Etiopia, la vita nelle carceri colombiane, il centro di raccolta per immigrati a Manduria o le foreste pluviali. Le migliori opere (la premiazione è in programma per sabato 8 ottobre) saranno esposte alla Casa della Fotografia di Bologna (via San Donato 68) dal 17 settembre al 16 ottobre, oltre che nel cuore della città a Palazzo d’Accursio (piazza Maggiore 6) e in altri spazi ancora.
In primo piano nella quinta edizione del Terra di Tutti Film Festival sono
le rivoluzioni del Mediterraneo, con una sessione di documentari e ospiti internazionali, tra cui Sophia Baraket, giovane fotografa tunisina, autrice del blog open source Artocracy (www.artocracy.com) dedicato all’intreccio tra arte e rivoluzione. Al pubblico di Bologna Baraket presenterà “Insideout”, un progetto di “democrazia per immagini” che si propone di sostituire le onnipresenti icone di Ben Ali con ritratti dei cittadini della Tunisia.
Il programma sarà disponibile da settembre sul sito
www.terradituttifilmfestival.org.
05/08/2011, 12:34