Maps of Enthusiasm, Teho Teardo al MAO di Torino


Maps of Enthusiasm, Teho Teardo al MAO di Torino
L'associazione Situazione Xplosiva presenta il progetto Maps of enthusiasm, curato dal compositore Teho Teardo per il MAO-Museo d'Arte Orientale di Torino.

Maps of enthusiasm è la creazione di una colonna sonora composta appositamente per accompagnare i visitatori nelle sale del Museo. Un'esperienza di contaminazione e contemporaneità, che sarà sicuramente apprezzata dal pubblico giovanile, e in questo modo avrà l'occasione di avvicinarsi all'Arte Orientale in un modo assolutamente innovativo. Grazie all'equilibrio instaurato tra le prestigiose collezioni del Museo e l'evocativo cesello musicale di Teardo, la sonorizzazione offre infatti l'opportunità di vivere un'importante esperienza sensoriale e culturale.

Il progetto sarà presentato in anteprima sabato 22 ottobre 2011 al MAO [Via San Domenico 11, Torino] in occasione di Viva Club To Club, anteprima del Festival Internazionale di Musiche e Arti Elettroniche Club To Club Alfa Romeo MiTo e nel calendario del sistema Contemporary Arts Torino Piemonte per accompagnare la visita delle collezioni. L'evento prevede inoltre due live set di Teho Teardo, accompagnato da Martina Bertoni al violoncello, di 40 minuti ciascuno, che saranno eseguiti nella sala polifunzionale del museo alle 20.00 e alle 22.00.

Il progetto resterà a disposizione del MAO, che potrà proporlo in diversi momenti. In particolare, il museo riproporrà la visita con colonna sonora sabato 5 novembre in occasione della Notte delle Arti Contemporanee.

Dice Teardo del progetto: "Le sale del MAO formano un percorso nella storia del mondo attraverso la sua arte. Le opere testimoniano i luoghi, i fatti, gli abitanti: la loro presenza fisica non costituisce un limite all'immaginazione, non vincola il nostro sguardo all'interno di uno schema estetico, bensì consente slanci che superano la rappresentazione e lasciano andare altrove. Proprio ciò ho sempre chiesto alla musica, ovvero una capacità di spostamento che vada ben oltre il contingente, che consenta di manifestare nello spirito più che di confermare quanto si può vedere. Mi tornano in mente le volte in cui, bambino, osservavo il mappamondo per ore, leggendo e rileggendo i nomi delle città, degli stati, delle isole, dei continenti, immaginando come potessero realmente essere (...)".

"Nella musica che ho scritto e realizzato per il MAO ho tentato di mettere in relazione lo spazio del museo che contiene le opere con lo spazio interno delle stesse, sperando che questi luoghi, al passaggio dei visitatori, combacino fino a diventare un incontro. Nel suono rimane l'eco di ciò che è stato o potrebbe essere stato. In questo viaggio verso l'interno esiste la possibilità (una delle possibilità) di stabilire un rapporto emozionale con quanto è esposto nelle sale del museo. L'osservazione si fa da qui, da oggi. Ora, in questo luogo, osserviamo il passato. Lo ascoltiamo".

15/10/2011, 08:53