FESTIVAL DI ROMA Fenomeno bullismo: i bambini ne parlano
Roberto Citran e
Gianni Ferraretto firmano la regia di "
Viaggio nel bullismo", un documentario considerato particolare perchè affronta in maniera diretta e sensibile una tematica spesso trattata dai media in modo sensazionalistico e moralistico. Realizzando un percorso inverso, tenta di capire le cause, la trasformazione e le conseguenze del bullismo.
Come ha detto
Roberto Citran, non abbiamo voluto mostrare una tesi precostituita. Il racconto è stato costruito senza fretta facendolo un po’ alla volta montando e rimontando ogni scena senza mostrare i bambini che si picchiano, senza scene volgari troppo spesso viste in televisione. E’ stato un lavoro di equipe con scambi di opinioni, con dialoghi aperti in ogni fase della lavorazione del film. E’ rivolto agli adulti, anche se è costruito dal punto di vista dei genitori: realizzato non da un regista, ma da un cittadino che si pone delle domande di impegno civile.
Prodotto dalla
Regione Veneto, in programma in
Off Doc della sezione
L’Altro Cinema | Extra, è un racconto semplice, sincero e divertente perché senza filtri intervista, riprende i bambini che, fidandosi e aprendosi, parlano del fenomeno spontaneamente davanti alla macchina da presa. Il bullo, secondo i bambini, è una persona debole, che ha subito violenza, e chi è vittima di un bullo si vergogna di dichiararlo per non mostrarsi per due volte vittima e debole.
E’ un puro documentario d’inchiesta, basato su servizi giornalistici e interviste a professori universitari, che si sono occupati della tematica e delle sue trasformazioni, a genitori che impegnati nell’educazione dei figli, ai bambini e ai rappresentanti delle agenzie di socializzazione che indagano sul fenomeno.
Interamente girato nel Veneto, dove a
Campolongo, noto alla cronaca nera per la presenza della casa di
Filippo Maniero, opera la ICS Diego Valeri – Scuola Campolongo, una scuola creata per una scommessa: far emozionare i bambini senza droga e violenza. Attraverso l’educazione musicale questa scuola è riuscita a debellare il bullismo. La musica, infatti, è una forma terapeutica che sviluppa sensibilità nei bambini e un atteggiamento opposto a quello del bullo che reprime le emozioni, come gli stessi alunni, novelli registi, mostrano negli spot finali.
02/11/2011, 17:05
Alessandra Alfonsi