DOC/IT AWARD Christian Carmosino parla del premio 2011
Ci può parlare della seconda edizione del Doc/it Professional Award?
Christian Carmosino: Il Doc/it Professional Award è il premio attribuito dalla categoria professionale al miglior documentario italiano dell’anno. E’ organizzato e promosso da Doc/it – Associazione Italiana Documentaristi ed è l’occasione per creare un momento di dibattito e confronto offrendo la possibilità di visionare opere che sempre più dimostrano qualità e riscontro di pubblico, ma che difficilmente trovano spazio nei circuiti di diffusione tradizionali.
L’iniziativa, curata da me e Alessandro Rossi e organizzata con Lorenzo Burlando, è stata resa possibile grazie al supporto di numerosi Partner. Tutte le informazioni potete trovarle sul sito:
http://www.award.documentaristi.it
Il Doc/it Professional Award quest’anno mette a disposizione dei vincitori un premio in denaro di 3.000 € e premi in servizi per un valore complessivo di oltre 11.000 €. Come lo scorso anno, sono 5 i film che si contenderanno il Premio.
Come si svolgerà l'evento?
Christian Carmosino: L’evento in parte si è già svolto, perché i film finalisti sono stati votati on-line negli ultimi mesi. Dal prossimo 10 novembre fino all’11 dicembre i film entrati nella cinquina saranno proiettati alla Casa del Cinema e il pubblico potrà incontrare gli autori dopo le proiezioni. Il 17 dicembre si terrà la Cerimonia di Premiazione. Nel frattempo i film verranno proposti anche al ViaEmili@DocFest a fine novembre, poi a gennaio nelle sale del cinema Lumiere di Bologna in una rassegna dedicata al premio e successivamente in altri festival e sale che si sono proposti di collaborare con noi.
Quali sono e come sono stati selezionati i documentari finalisti?
Christian Carmosino: Tra i 95 film usciti tra l’aprile 2010 e il maggio 2011 registrati nella nostra Digital Library (
www.italiandoc.it), un comitato scientifico composto da 16 esperti ha selezionato 26 titoli che sono stati successivamente sottoposti a voto on-line da parte di una Academy composta da più di 100 professionisti fra autori, produttori, direttori di festival. Dal voto on-line sono scaturite le 5 nomination, ovvero i 5 film finalisti. Sono contento di sottolineare che la partecipazione al voto da parte del mondo del documentario italiano è stata eccezionale: nel corso del mese dedicato alla votazione, sono stati registrati più di 1.700 visionamenti e i membri dell’Academy hanno espresso nel complesso 400 voti distribuiti tra tutte le opere in concorso.
Per concludere, come giudica l'attuale movimento documentaristico italiano?
Christian Carmosino: Parlare di “movimento” non so se sia appropriato, certo però nel documentario italiano si sono riversate molte risorse creative che negli ultimi tempi difficilmente si riescono a trovare nel più “canonizzato” e “mercantileggiato” mondo del cinema di finzione. Un crogiolo di sorprese e conferme, che ha visto confrontarsi e proporsi non solo i registi più giovani, ma anche numerosi “big” che sempre più scelgono il terreno del documentario per esprimersi. Personalmente non sono mai stato uno strenuo difensore del documentario come categoria, anzi, a me piace di parlare di cinema e pensare i documentari come “film” tout court, ignorando tutte le possibili declinazioni, soprattutto quando esse tendono a costringere il campo di giudizio. Però se devo fare un’analisi di “settore” posso solo verificare la grande vitalità produttiva degli ultimi anni e la crescente qualità e consapevolezza dei film in circolazione. Mi sembra che si stiano affermando alcuni autori e che, fortunatamente, non si stia verificando quello a cui siamo stati abituati dalla storia del cinema italiano, ovvero che il documentario fosse vissuto (soprattutto dai produttori) come palestra per un altro cinema. Il cinema documentario, se mi permettete l’entusiasmo, è la migliore espressione del cinema italiano contemporaneo e spero che questo segno marchi la fine di confini che giudico inattuali e strumentali, confini che tendono a relegare il documentario alla periferia del mercato. Il Professional Award e l’intera attività della nostra associazione (Doc/it) vuole dimostrare questo e credo l’edizione di quest’anno lo confermi.
08/11/2011, 18:52
Simone Pinchiorri