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"Appartamento ad Atene" selezionato in tre festival internazionali


Il film "Appartamento ad Atene" (2011) di Ruggero Dipaola è stato selezionato a tre festival internazionali: in selezione ufficiale all’Anchorage Film Festival in Usa (dal 5 al 11 dicembre) e in concorso al Foggia Indipendent Film Festival (dal 2 al 8 dicembre) e al Bangalore Film Festival in India (dal 15 al 22 dicembre).

"Sono molto contento" – ha detto Dipaola – "che il film sia stato selezionato ad altri Festival in attesa dell’uscita italiana prevista nel 2012". Il film e' l’opera prima della societa' di produzione indipendente L'Occhio e la Luna, fondata da Ruggero Dipaola e Federico Micali. E’ stato l’unico film italiano a vincere un premio al Festival internazionale del Film di Roma (Miglior film nella Vetrina dei Giovani Cineasti Italiani).

Girato tra Gravina in Puglia e dintorni, il film è stato scritto da Heidrun Schleef (palma d'oro al Festival di Cannes 2001 con il film "La stanza del figlio" di Nanni Moretti), dal regista e da Luca De Benedittis ed è interpretato da Laura Morante, Richard Sammel e Gerasimos Skiadaresis e, per la prima volta sullo schermo, Alba De Torrebruna e Vincenzo Crea.

"Appartamento ad Atene" è stato realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e sviluppato del Programma MEDIA e il sostegno di Apulia Film Commission e Roma Lazio Film Commission.

Ambientato nel 1943, ad Atene, un appartamento viene requisito per ospitare un ufficiale tedesco. Nell’appartamento vivono gli Helianos, una coppia di mezza età un tempo agiata. Hanno un ragazzo di dieci anni animato da melodrammatiche fantasie di vendetta ed una bambina di dodici. Con l’arrivo del capitano Kalter, tutto è cancellato. Metodico, ascetico, crudele, Kalter è un dio-soldato che impone il terrore. E gli Helianos si sottomettono, remissivi. Sono servi, adesso, senza altra identità che la loro acquiescenza. La volontà del dio-soldato è il loro unico assillo. L’appartamento li avvolge come un’epidermide. Poi, di colpo, l’assenza. Il padrone parte per la Germania, e i servi scoprono che la libertà non ha alcun senso, che la tortura continua. Quando Kalter torna, è un sollievo. E’ cambiato: più gentile, indulgente. Di un’indulgenza che disorienta. Ma è un fragile equilibrio. Correnti sotterranee di odio agiscono in segreto e preparano un’agghiacciante vendetta.

Il film è tratto dall'omonimo romanzo che l'americano Glenway Wescott pubblicò nel 1945, ambientato nella Grecia calpestata dallo stivale nazista di tre anni prima, con le piaghe della guerra ancora aperte.

01/12/2011, 15:21