Note di regia di "Dovevano almeno ottenere di fare la rotazione"
Il film documenta due anni di ‘stato di crisi’ della Fiat a Torino raccontata attraverso brevi stralci di manifestazioni, voci radiofoniche, interviste alle porte di Mirafiori, vecchie Duna e Panda parcheggiate, cameracar per le strade di Torino, materiali di repertorio.
Le riprese sono state effettuate tra novembre ’02 e febbraio ’04.
Il documentario descrive i picchetti ai cancelli di Mirafiori, i blocchi delle stazioni, le manifestazioni, l’angoscia di tutta la città, la condizione dei cassaintegrati, i funerali di Gianni Agnelli, la cui morte è stata percepita da Torino come la fine di un’era.
Attraverso la vicenda Fiat abbiamo anche cercato di raccontare la rivoluzione ultraliberista del mercato del lavoro italiano che apre le porte a una grande riduzione dei diritti dei lavoratori.
L’idea è nata come progetto collettivo: al Torino Film Festival del 2002, undici documentaristi torinesi (Armando Ceste, Gianfranco Barberi, Davide Ferrario, Alberto Signetto, Adonella Marena, Giacomo Ferrante, Enrica Viola, Claudio Paletto, Pè Calopresti, Pier Milanese e Luca Pastore) hanno deciso di documentare la crisi della Fiat. Abbiamo realizzato due ‘instant-doc’: ‘Senza Fiato’, che è stato proiettato con un grande videoproiettore ‘itinerante’sui muri della città la notte del 23 dicembre ’02, e ‘Da porta a porta’, realizzato in occasione del referendum per l’estensione dell’articolo 18.
‘Dovevano almeno ottenere di fare la rotazione’ è uno dei progetti individuali scaturiti da quell’esperienza.
Luca Pastore