"Dorme", il cult d'esordio (1993-2000) di Eros Puglielli
Un fantasy psichedelico girato a soli 19 anni dal regista romano con mezzi di assoluta fortuna, ovvero con un VHS!
"Un film assolutamente fuori moda - ha dichiarato
Eros Puglielli presentandolo alla Casa del Cinema - e lo è sempre stato, per questo si può rivedere. Non avevamo nemmeno il fonico e l'abbiamo montato pezzo per pezzo con un vhs! Poi lo distribuimmo con una duplicazione di videocassette e passaparola... ".
Altri tempi, altri modi, però che bellezza. Quasi da ultimo Re Artù del cinema.
Stravagante e coraggioso "
Dorme" racconta la storia di Ruggero che viene lasciato dalla ragazza perché troppo basso. Non rassegnandosi a perderla così il ragazzo comincia a telefonarle in modo ossessivo, trovando però all'altro capo della cornetta sempre la madre di Anna che altrettanto ossessivamente gli risponde che la ragazza dorme. Con l'amico Michele cerca allora un modo per incontrarla sotto casa e con l'aiuto di uno psicofarmaco riuscirà a trovare il modo per vincere la sua battaglia, in modo assolutamente ironico ed onirico.
"Volevamo raccontare la sensazione di non essere all’altezza e quindi era importante trovare qualcosa che facesse sentire a disagio il protagonista - continua Puglielli. Il problema della statura era perfetto visto che anche io non sono molto alto. Non c’è comunque un sentimento autobiografico. L’ispirazione è partita perché volevo fare un fantasy psichedelico, e l'ho scritto anche in modo strano, scena per scena nel fine settimana dopo la scuola".
"
Dorme" è assolutamente qualcosa di raro e geniale per il cinema italiano. Un po' come lo stesso Puglielli che entra a 21 anni al
Centro Sperimentale di Cinematografia dopo aver già girato il suo primo lungo e vari corti, invertendo il percorso rispetto agli altri studenti.
Girato con primi piani molto insistiti per amplificare l’effetto grottesco delle espressioni della società, si incentra solo incidentalmente sul dramma di essere bassi per andare invece ad indagare la metafora sui propri complessi che spesso distorce l’immagine che pensiamo gli altri abbiano di noi, pirandellianamente senza dubbio. La lotta per essere normali mentre si respira periferia ad ogni sguardo. Un racconto epico e cavalleresco tra quartieri degradati e casermoni tutto cemento. Una donzella, forse prigioniera di un castello (le case popolari) , un cavaliere cattivo (i fratelli Riccio) che la tiene segregata, un fido scudiero (Michele) e soprattutto un eroe senza macchia (Ruggero). Ma fin da subito ci si rende conto che la realtà non è come la fantasia e che l'eroe è un uomo debole preso in mezzo tra la Natura che sempre crea e sperimenta esseri nuovi e la Società che tutto uniforma e incasella.
"Per come la vedo io il film di genere - ha concluso il regista - non deve essere un mero ripercorrere sentieri già battuti ma una sperimentazione continua, cosa che oggi mi piacerebbe molto provare a rifare".
Francesca Cima di
Indigo Film fu la prima a scommettere su questo film quando lo vide nel 2000. "E' un cimelio da ebay - ha dichiarato - un film che conserva intatta la sua perfezione nella sua imperfezione. Non ha timore di affondare su certe note stilistiche che ora non vediamo più ed é un film che non ha paura, quella che c'é oggi in giro, vedo tanta paura nell'espressione artistica. Noi abbiamo visto il film e abbiamo deciso di investire sul trasferimento in pellicola. Poi il film uscì con
Lucky Red ed è andato a vari festival, in ogni caso al
Sacher di
Nanni Moretti è stato campione d'incassi per qualche tempo".
La paura mangia l'anima - diceva Fassbinder - e Puglielli è uno che di anima e coraggio ne ha da vendere, per questo "
Dorme" va visto, senza patema di sperimentare un'assoluta immersione in qualcosa di surreale, divertente, tragicomico e incredibilmente attuale.
03/02/2012, 10:12
Elena Dal Forno