"Mi Pogolotti Querido": una famiglia, un viaggio, una storia
Ci sono i colori di Cuba, i suoni di Cuba, gli scorci di Cuba in questa storia piemontese d'emigrazione che da Giaveno, paesino alle porte di Torino, ha portato a fine Ottocento Dino Pogolotti a Cuba.
Enrica Viola racconta la
dinastia Pogolotti, il successo che -
a partire da Dino e seguendo con Marcelo e poi ancora con Graciela - questa famiglia ha trovato nell'isola caraibica. Alla ricerca di tracce ancora vive del loro passaggio, "Mi Pogolotti Querido" trova anche il modo di mostrare un'isola, la sua gente e le sue abitudini.
Al ritmo lento e "caldo" di Cuba,
il racconto si sviluppa mostrando il quartiere popolare (che un tempo si chiamava proprio Pogolotti, ed è ancora così che si chiama per gli anziani del luogo)
pensato da Dino, imprenditore edile che lo fece costruire nel 1911 sul modello dell’edilizia sociale europea, caratterizzato da una propria identità culturale di stampo afro-caraibico.
Suo figlio Marcelo è stato un talentuoso pittore d’avanguardia negli anni '30, e la nipote Graciela un'intellettuale di punta del mondo cubano.
Il documentario riesce a "scaldare" lo spettatore,
la storia di successo della famiglia Pogolotti conquista e coinvolge.
09/03/2012, 10:00
Carlo Griseri