"L’Incantatore di Serpenti", Gian Carlo Fusco e la sua vita
Una vita piena di storie (vere o presunte) quella di Gian Carlo Fusco, giornalista tra le personalità più interessanti e originali del Novecento italiano, autore di saggi apprezzati e unici diventati film (ricordiamo "Gli indesiderabili" di Pasquale Scimeca e "Le rose del deserto" di Mario Monicelli).
Una vita che ora è raccontata dal
documentario "L'incantatore di serpenti" di Salvatore Allocca, che la ricostruisce alternando immagini di fiction (con il giornalista interpretato dall'attore Leo Mantovani) e
interviste ai tanti colleghi e amici che lo ricordano (da Tullio Kezich a Gianni Clerici, da Natalia Aspesi a Gianni Bisiach).
Giornalista, romanziere, sceneggiatore cinematografico, attore e protagonista della scena artistica nazionale a cavallo tra gli anni ’50 e ‘60, straordinario narratore di storie e di bugie: questo e altro è stato Gian Carlo Fusco, e va dato atto ad Allocca di essere riuscito a
trasmettere l'energia irregolare del suo protagonista anche a chi non lo conosceva e ha scoperto durante la visione un personaggio difficile da dimenticare.
Forse la nota più dolente del lavoro è proprio la parte di finzione: la recitazione sopra le righe di Mantovani prova a rendere il personaggio, ma
sono proprio le descrizioni entusiaste dei suoi amici e colleghi a rendere evidente l'impossibilità di "ripetere" Fusco. E, di conseguenza,
sono le immagini di repertorio a diventare la vera perla de "L'incantatore di serpenti". 28/03/2012, 09:00
Carlo Griseri