"W Zappatore": la storia di uno dei rocker più amati del Salento
Un satanista metallaro con le stimmate, una delle opere prime più strane e bizzarre: questo è “
W Zappatore” di
Massimiliano Verdesca. Un’ironia quella del regista, che è evidente in maniera nuova e inedita in questo film, che vede protagonista uno dei rocker più amati del Salento e non solo,
Marcello Zappatore.
Il protagonista, dopo una vita devota al rock, si ritrova con le stimmate, il segno di Dio sul suo corpo. Viene cacciato dalla sua band – quando mai si è visto un metallaro satanista con le stimmate? – e fa un viaggio interiore in un ego diviso, all’interno del quale non c’è scampo, non ci può essere connubio tra bianco e nero, bene e male, Dio e Satana. Ad accompagnarlo in questo viaggio altri musicisti molto noti nella scena leccese, ma anche due guest star straordinarie,
Guia Jelo, che di Zappatore interpreta la madre, e
Sandra Milo, una strana nonna rock, lontana dai tempi di “
Piccoli fans”, che non manca di stupire.
Tra scene incalzanti piene di ottima musica, “
W Zappatore” esplora con ironia il retroterra culturale rock salentino, ambiente avulso dalla cultura di massa che identifica il territorio con altri generi musicali e altre vocalità. La pellicola è assolutamente da non perdere, non solo per chi ama il rock o i film musicali, ma anche per chi vede il rock-leccese attraverso cliché preordinati che in realtà sono solo leggende metropolitane ridimensionate con ironia e dialoghi straordinari, una buona fotografia e un montaggio serrato, a testimoniare come il Salento non sia solo pizzica e buon vino.
30/03/2012, 09:00
Battista Passiatore