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Consegnati a Udine i Premi Limina


Consegnati a Udine i Premi Limina
Nell'ormai consueta cornice del Cinema Visionario di Udine e del FilmForum Festival si è tenuta la cerimonia di consegna dei Premi Limina, i più autorevoli riconoscimenti sulla scrittura cinematografica.

Poche sorprese, in verità, per i vincitori di quest'anno: il brillante testo postumo di Miriam Hansen "Cinema and Experience", che vede l'autrice raccogliere e ricostruire le riflessioni di alcuni dei più importanti esponenti della scuola di Francoforte riguardo a cinema e società dei mass media, si è aggiudicato il Premio Limina Internazionale, mentre quello Nazionale è andato ad Antonio Somaini, autore di una monografia su Sergej Ėjzenštejn ("Ejzenstein. Il cinema, le arti, il montaggio", edizioni Einaudi) in cui viene offerto uno sguardo a trecentosessanta gradi sulla multiforme produzione e sul pensiero del cineasta sovietico.

Il premio per la miglior traduzione viene vinto da Jusi Loreti, il cui lavoro ha permesso anche al pubblico italiano di godere delle elucubrazioni teoriche nel campo dei film studies di uno dei più importanti e influenti pensatori contemporanei, Noël Carroll ("La filosofia del cinema", Dino Audino editore).

Il premio Limina MYMovies, nato dalla collaborazione con il noto portale cinematografico e assegnato dagli utenti del sito stesso attraverso la partecipazione ad un sondaggio, è stato infine vinto dalla monografia "Vivement Truffaut! Cinema, libri, donne, amici, bambini" (edito da Lindau) curata dal compianto Ugo Casiraghi, che ha prevalso in una rosa di finalisti che includeva avversari invero temibili come Goffredo Fofi, Giuseppe Tornatore e Giuseppe Bertolucci.

A punteggiare le premiazioni, numerosi momenti dedicati alla presentazione delle più recenti produzioni della comunità nazionale e internazionale: dal nuovo numero di Bianco e Nero, presentato da Leonardo Quaresima, alle nuove pubblicazioni dell'Amsterdam University Press annunciate da Vinzenz Hediger, sino ad arrivare alla presentazione di nuove testate on-line: è il caso, ad esempio, di GAME, rivista italiana dedicata ai game studies e al rapporto che può venirsi a creare tra questi ultimi e altri campi d'indagine come psicologia e sociologia.

Una serie di iniziative che, come fatto notare da Roy Menarini durante la presentazione del "nuovo" corso della rivista Cinergie (anch'essa appena trasferitasi in pianta stabile in rete), mostra l'interesse sempre crescente della comunità scientifica nei confronti della rete e della diffusione capillare dei propri contenuti, spesso consultabili direttamente on-line quando non scaricabili gratuitamente.

Giacomo Ferigioni

06/04/2012, 12:49