Il Museo Nazionale del Cinema a Venezia con due restauri
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino sarà presente alla Mostra del Cinema di Venezia con
due importanti restauri realizzati in collaborazione con prestigiose istituzioni culturali.
In occasione del trentennale della morte di Elio Petri, il Museo Nazionale del Cinema e la Cineteca di Bologna presentano
il restauro de "La decima vittima", film del 1965 liberamente riadattato dal regista - con l’aiuto di Tonino Guerra ed Ennio Flaiano - dal racconto fantascientifico di Robert Sheckely The seventh victim. La pellicola, dalla storia tormentata tanto che il produttore Carlo Ponti ne rivoluzionò completamente e più volte il progetto iniziale, mette perfettamente in luce lo stile impegnato di Petri circa le valenze politiche del cinema, scrupoloso e lucido osservatore della realtà.
Il restauro è realizzato presso il Laboratorio L’Immagine Ritrovata e in collaborazione con Surf Film. Il restauro de La decima vittima verrà proiettato domenica 2 settembre alle ore 19.30 in Sala Volpi.
In occasione del Leone d’Oro alla carriera a Francesco Rosi, e
a cinquant’anni dalla morte di Enrico Mattei, il Museo Nazionale del Cinema partecipa al restauro del film "Il caso Mattei", un progetto portato avanti dalla Cineteca di Bologna presso il Laboratorio L’Immagine Ritrovata in partnership con Gucci - il maggior finanziatore - The Film Foundation, Paramount Pictures, Eni e il Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Il restauro de Il caso Mattei verrà proiettato venerdì 31 agosto alle ore 14.00 in Sala Grande.
Il fondo privato di Elio Petri, acquisito dal Museo nel 2007 grazie alla donazione di Paola Pegoraro Petri, è costituito da numerosi documenti, sceneggiature, più di 1.000 fotografie, appunti, premi e una ricchissima corrispondenza. Oltre alla mostra fotografica alla Mole Antonelliana in occasione dell’acquisizione, il Museo Nazionale del Cinema ha restaurato i film L’assassino e I giorni contati, entrambi in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
L’archivio Francesco Rosi, acquisito dal Museo tra il 2003 e il 2008, è costituito da numerosi documenti e materiali d’archivio, nonché da oltre 2.000 fotografie, molte delle quali scattate da Rosi stesso nel corso dei sopralluoghi prima delle riprese dei suoi film. Oltre a numerosi omaggi sia alla Mole Antonelliana che al Cinema Massimo, il Museo Nazionale del Cinema ha restaurato Uomini contro (in collaborazione con la Cineteca Nazionale) e I magliari (in collaborazione con la Cineteca di Bologna).
28/08/2012, 16:15