Note di regia di "Zero a Zero"
«È iniziato tutto un giorno di ottobre di due anni fa, quando sono passato davanti ad un negozio a Monteverde e ho riconosciuto Andrea alla cassa. I mesi seguenti ho incontrato e conosciuto almeno altri dieci ragazzi che hanno giocato nelle Giovanili di grandi squadre ma per nessuno ho provato grande interesse o empatia. Poi un giorno ho incontrato Marco Caterini e mi sono ricordato che a Trastevere c’era un ragazzo che anni prima divideva la maglia numero 10 con Totti: Daniele Rossi. Non posso dire che sia stato semplice convincere i ragazzi a superare le diffidenze. L’aspetto che più mi ha convinto a raccontare queste storie è stato il rendermi conto che mentre io a 17 anni sceglievo dove andare in vacanza, loro prendevano decisioni che avrebbero cambiato le loro vite; che a 25 avevano già una vita alle spalle; che a 35 sono uomini con qualcosa da insegnare. Zero a zero non è ciò che diceva Marco, mentre ridendo mi presentava ai suoi amici e allenatori: “lui è Paolo, sta facendo un film sui falliti”. Non è neanche un film sulla vittoria o sulla sconfitta. È una parte di una partita ancora da giocare». [Paolo Geremei]