Note di regia del documentario "Atlante Silvestre"
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Atlante Silvestre" è stato realizzato nei mesi di settembre e ottobre 2012, a Braone, in Valle Camonica lungo il corso del torrente Palobbia, uno degli affluenti dell'Oglio.
Il video è stato girato a stretto contatto con alcune persone del paese, ripercorrendo e frequentando luoghi per loro significativi, nel tentativo di rilevare anche minime variazioni in un paesaggio a loro noto e di instaurare così un’intimità con quanto osservato.
Fatta eccezione per il prologo, Atlante silvestre si svolge nell’arco di una giornata: inizia con i luoghi in cui sorge il fiume e si conclude al calar della sera alla foce, con un’ultima immagine delle vette da poco innevate. La camera sonda il paesaggio lungo il corso delle acque del torrente, riprendendo con lo stesso sguardo elementi naturali e segni del passaggio dell’uomo, persone e attività legate a questo specifico territorio. Per tutto il corso del video, l’insieme di tracce e di eventi è mantenuto in una condizione di equilibrio precario. Da un parte l’acqua viva del fiume, dall’altra le numerose captazioni che, utilizzate per la produzione di energia elettrica e per l’irrigazione dei campi, tuttavia lasciano il torrente quasi a secco. La semina di avannotti di trota per ripopolare il fiume e il prelievo ittico degli stessi con la riapertura della stagione della pesca; la caccia di frodo ad alta quota e la transumanza delle pecore. La centrale idroelettrica in paese e l’acqua sottratta alla stessa dai ragazzini per fare il bagno d’estate. Questa costante ambivalenza è ulteriormente sottolineata sul piano sonoro che invade la porzione di realtà inquadrata con suoni dal fuoricampo. In alcuni casi suoni e immagini sono in aperto contrasto. Rumori di moto, camion, di grossi complessi industriali a fondo valle, percorrono boschi e prati all’apparenza remoti e selvaggi, per via del forte inquinamento acustico.
Micol Roubini