Note di regia del cortometraggio "Il Torneo"
Questo cortometraggio nasce dalla passione di un coeso lavoro di squadra.
Particolarmente interessante, forse anche perché io stesso sono un attore, è stata la fase di casting, e in particolar modo la scelta dell’attore protagonista. Il giovane Danilo Meloni non è un attore, non aveva mai recitato prima e infatti è andando a cercare personaggi direttamente sui campetti di calcio che l’ho fortunatamente incontrato. Con Danilo, Andrei nel cortometraggio, sono infatti riuscito ad ottenere una interpretazione realistica e spontanea.
Per quanto riguarda la narrazione che il corto sviluppa, il mo scopo è stato quello di descrivere la vita di periferia di un piccolo gruppo di ragazzini, i quali, forse anche per fuggire da famiglie assenti o disagiate e da giorni sempre uguali, si rifugiano in piccoli desideri. Il torneo di calcio, infatti, in apparenza un evento banale, rappresenta per loro la possibilità di sentirsi uniti e solidali, meno soli, grazie appunto all’obbiettivo comune di parteciparvi, anche ricorrendo a piccole illegalità che loro vivono però con ingenuità. Anche lo scontro con Mario, il più grande del gruppo, il quale ruberò loro i soldi raccolti, rappresenta per loro un ulteriore motivo di unione.
E sono soddisfatto del lavoro che abbiamo ottenuto, anche e soprattutto perché il
cortometraggio e le vicende dei suoi protagonisti mi hanno dato l’opportunità di parlare di tematiche importanti come la relazione genitori-figli, le dinamiche di gruppo e il fenomeno del bullismo.
Michele Alhaique